Avezzano – Un eccezionale protagonista del teatro italiano: Umberto Orsini al Teatro dei Marsi con il lavoro di Arthur Miller “Il Prezzo” Mercoledi 9 marzo alle ore 21,00.
Prosegue così la stagione di Prosa al Teatro dei Marsi di Avezzano con un’altra pietra miliare dello spettacolo, uno dei capolavori del grande Arthur Miller: “Il Prezzo” in scena con la regia firmata da Massimo Popolizio.
Molto della vita dello scrittore americano si riflette nelle sue opere letterarie. Miller apparteneva ad una famiglia di ebrei benestanti e il padre, ricco imprenditore, cadde in rovina durante la grande depressione. Nei suoi capolavori l’autore riversa tutte le problematiche del conflitto familiare fino a criticare quell’economia che egli ritiene inesorabile.
“Il Prezzo” fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Un vecchio broker è chiamato per stabilirne il prezzo. Due fratelli che non si parlano da molti anni si ritrovano insieme in una stanza di una casa che sta per essere abbattuta. Si tratta di vendere i mobili di famiglia, lí accatastati dopo la morte del padre, a un anziano antiquario ebreo-russo. Si tratta di stabilirne il prezzo, ma si tratta anche di ripercorrere le proprie vite e confrontare le diverse scelte fatte: la famiglia, la carriera, l’accudimento del padre. E le piú radicate convinzioni su come siano andate le cose in famiglia si sgretolano a poco a poco. Su entrambi aleggia la figura del vecchio antiquario, misteriosa, fantasmatica, ambigua, ma carica di un istinto vitale che i personaggi piú giovani sembrano avere smarrito. Da questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi. Miller tratta il tema con la consueta maestria, facendoci scoprire un capolavoro che, pur venendo da lontano, ci porta ai nostri giorni così pieni di incertezze. E’ una storia ben strutturata nella sua alternanza di momenti divertenti e momenti drammatici.”
Per saperne un pò di più:
La pièce debuttò nel 1968 al Morosco Theatre di Broadway con grande successo (429 repliche consecutive). In Italia fu ripresa nel 1969 con Raf Vallone e Mario Scaccia. Per la stagione 2015-16 una nuova versione del testo è messa in scena dalla Compagnia Orsini.
Arthur Asher Miller nasce a New York nel 1915 e muore nel 2005. Drammaturgo, scrittore e pubblicista. E’ stato una figura di primo piano nella letteratura americana e nel cinema per oltre 61 anni, con ben 5 drammi. Le opere più note di Miller sono The Crucible (Il Crogiuolo), Erano tutti miei figli (che vinse nel 1947 il Tony Award come migliore opera), Dopo la caduta, L’orologio americano, Il prezzo, Vetri rotti, Morte di un commesso viaggiatore, ancor oggi studiato e rappresentato in tutto il mondo. e l’indimenticabile Uno sguardo dal ponte. Miller studiò giornalismo e teatro, e si interessò soprattutto al teatro classico greco e alle opere di Henrik Ibsen. Arthur Miller divenne celebre non solo come drammaturgo ma per il periodo della sua vita privata trascorso sotto i riflettori della vita pubblica durante i cinque anni del suo matrimonio con Marilyn Monroe.
Umberto Orsini nato a Novara nel 1934, si diploma nel 1954 presso l’Accademia nazionale d’arte rammatica Silvio d’Amico. Ottenne i primi successi in teatro con la Compagnia dei Giovani e la regia di De Lullo, recitando poi con la compagnia Morelli-Stoppa, con Enrico Maria Salerno e Sarah Ferrati (Chi ha paura di Virginia Woolf?) e con Gabriele Lavia per la compagnia del Teatro Eliseo, di cui dal 1980 al 1997 è stato direttore artistico. Dopo il debutto nel cinema con Federico Fellini (La dolce vita), si afferma cinematograficamente con Luchino Visconti che lo dirige nel 1969 in La caduta degli Dei, con cui si aggiudica il Nastro d’argento come migliore attore non protagonista, e nel 1972 in Ludwing. Nel 2008 ha ricevuto una seconda candidatura ai Nastri d’argento per la sua interpretazione in Il mattino ha l’oro in bocca. La grande popolarità nazionale comunque Orsini la deve alla televisione, dove ha avuto modo di interpretare ruoli di peso in miniserie di grande successo. L’esordio televisivo avviene nel 1960 con il ruolo del giovane Partistagno in La Pisana di Giacomo Vacari, ma il successo maggiore arriva nel 1969 con I Fratelli Karamazov di Sandro Bolchi, sceneggiato che raccoglie consensi di critica e di pubblico, nel quale interpreta il personaggio di Ivan Karamazov.
Gli attori: Umberto Orsini – Massimo Popolizio – Alvia Reale – Elia Schilton
Regia di Massimo Popolizio
Scenografia: Maurizio Balò – Costumi: Gianluca Sbicca – Luci: Pasquale Mari