Avezzano – Chiuse le indagini a carico di quaranta persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato. L’indagine vede coinvolte diverse società del territorio. Secondo l’accusa, sostenuta dal PM Maurizio Maria Cerrato, otto indagati si sarebbero associati tra loro al fine di commettere una serie indefinita di delitti in danno degli enti pubblici Inps e Inail, ovvero in danno dell’erario dello Stato, attraverso la realizzazione di indebite compensazioni fra crediti di imposta, fraudolentemente creati in dichiarazione di compensazione e debiti effettivamente maturati da imprese con dipendenti nei confronti dei suddetti enti.
Frodi reiterate nel numero e nel tempo a fronte del quale gli associati ricevevano, dalle società che ne beneficiavano, compensi prossimi alla metà della somma effettivamente dovuta ed oggetto della frode. Compensi che erano loro corrisposti con pagamenti personali ovvero con pagamenti delle società da loro controllate. L’associazione era diretta e promossa da un avezzanese che agiva quale gestore di fatto sia di imprese beneficiarie delle indebite compensazioni sia di imprese che creavano fittizi crediti utilizzati per le compensazioni.
Operando come capo dell’associazione, dirigeva e coordinava l’operato degli altri associati, in tal modo lucrando i maggiori benefici dei compensi ricevuti che ammontano a circa 1 milione e 200 mila euro.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, Andrea Cascianelli, Moreno Di Cintio, Virginia Buonavolontà, Paolo Di Gravio, Domenico Massaro, Romina Cicerone, Chiara Tozzoli, Edmondo Panella, Vincenzo Retico, Antonio Milo, Attilio Macchia, Luisa Collalto, Linda Fracassi, Gianluigi Filauri, Gianluca Presutti e Clara Cardamone.