Abruzzo – Viveva in provincia di Bologna perché lavorava come tecnico di laboratorio in ospedale. Nico Salvatore, originario di Rapino, in provincia di Chieti, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Porretta Terme, in provincia di Bologna. Aveva solo 24 anni. Nico si era laureato presso l’Università “D’Annunzio” e, dopo un periodo trascorso all’ospedale di Teramo, si era trasferito in Emilia Romagna.
Il ritrovamento del corpo senza vita del giovane abruzzese è stato possibile dopo l’allarme lanciato dai genitori che non riuscivano a mettersi in contatto con il loro ragazzo. Secondo i primissimi accertamenti effettuati dai Carabinieri, potrebbe trattarsi di un gesto estremo.
Rocco Micucci, Sindaco di Rapino, condivide il suo smarrimento con un messaggio sui social: “Trovare le parole da dire è difficile. Di più. Ma ci devo provare. Se ci fermassimo a chiederci perché, non andremmo un giorno avanti. Se ci chiedessimo quanto ci mancherà, non troveremmo la misura. Ma se proviamo a sentirci tutti fratelli e sorelle di Nico, e di Marina, e figli di Angelo e Anna, e nipoti e cugini di tutti i loro cari, allora forse questa loro infinita sofferenza, diventerebbe un pezzettino di ognuno di noi e forse potremmo aiutarli a sopportare un dolore troppo forte.
Non si muore davvero, se non si viene dimenticati. E questa comunità non lo farà mai. Perché guarderemo le stelle e forse vedremo i suoi occhi, passeranno le nuvole e ci sembrerà di vedere i suoi lineamenti, e forse la luce del tramonto ci ricorderà il suo sorriso luminoso. Noi non ti dimenticheremo e tu ci sarai“.