Canistro. Si riaccendono le speranze per i lavoratori dello stabilimento Santa Croce di Canistro, licenziati dall’imprenditore Camillo Colella.
Sono appena state aperte nella sede della Regione Abruzzo le buste inviate dopo la pubblicazione del nuovo bando per la concessione delle acque della preziosa sorgente Sant’Antonio Sponga.
Oltre all’italiana Beverage che fa capo all’imprenditore Colella e alla società Acqua che fa capo all’imprenditore avezzanese Mastrocesare sono stati “svelati” anche i nomi delle altre due aziende che non avevano scritto il mittente sulla busta e che quindi fino ad oggi pomeriggio erano rimasti nell’anonimato.
Si tratta della Norda, azienda leader del settore delle acque minerali, marchio che fa capo all’imprenditore Carlo Pessina e che imbottiglia in vari stabilimenti d’Italia, dal Nord al Centro fino al Sud. Si parla dell’imprenditore che cura marchi di successo come la Sangemini e la Monticchio Gaudianello, che negli ultimi anni si occupa anche di altri prodotti lanciati sul mercato alimentare con successo.
L’altra proposta, secondo le prime informazioni che arrivano da Pescara, arriva da un’Ati, un’associazione temporanea di imprese, che farebbe capo alla Bruni Mobili, che si sarebbe associata anche con un gruppo arabo, interessato alla sorgente rovetana.
Spetta ora alla commissione che ha a capo la dirigente Iris Flacco, dirigente del settore delle risorse idriche della Regione, studiare le proposte e valutarne le compatibilità con il bando. Di certo c’è che questa volta, al bando non ha risposto solo Colella, come accadde con il precedente, finito al centro di un’inchiesta dei carabinieri (l’altra busta all’epoca era sempre dell’avezzanese Mastrocesare) ma ci sono altri imprenditori di caratura nazionale e internazionale.
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