Avezzano. Il punto di partenza è il terremoto dell’Aquila: 6 aprile 2009. Sono passati 2.855 giorni. A segnarli è il contatore che si trova sul sito internet http://opendataricostruzione.gssi.it/ dove chiunque può accedere a tutti i dati della ricostruzione che da quel giorno c’è stata nella nostra Regione.
C’è la ricostruzione delle scuole, quella delle chiese, quella degli edifici danneggiati. C’è tutto quello che è stato stanziato e tutto quello che è stato erogato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Dopo il terremoto dell’Aquila sono milioni e milioni gli euro stanziati per la ricostruzione pubblica. Chiesti dai Comuni per esempio. Chiesti, finanziati, in parte erogati e in parte no. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare? Non so se valga in questo caso. Di certo in mezzo, in questo caso, tra i soldi che ci sono, che sono stati stanziati e il fatto che non siano stati usati, ci sono innanzitutto le scelte della politica e poi ci sono gli uffici tecnici comunali, schiere di ingegneri e architetti ai quali spetta elaborare bandi, gare d’appalto, fare progetti, preliminari, esecutivi e chi ne ha più ne metta. E intanto il tempo passa e le amministrazioni passano.
Siamo andati a spulciare tra la ricostruzione pubblica delle scuole marsicane. In alcuni casi si tratta solo di adeguamento sismico alla luce delle nuove regole e le nuove disposizioni, seguite proprio al sisma del 2009.
A San Benedetto dei Marsi, l’amministrazione comunale è scesa in piazza in corteo per sollecitare con una manifestazione pacifica la sicurezza nelle scuole. Il sindaco, Quirino D’Orazio, ha scritto anche al ministero, al prefetto e a tutta la lista delle autorità competenti per materia, per chiedere cosa devono fare ora i primi cittadini, alla luce dell’allarme che ha dato la commissione Grandi Rischi, annunciando, non si sa quando e dove di preciso, che ci sarà ancora una forte scossa di terremoto.
Ebbene, nel 2012, il Comune di San Benedetto per le scuole, ha chiesto due milioni e 100mila euro. Soldi finanziati già ma mai erogati.
I dati sul sito sono aggiornati al primo dicembre del 2016.
OpenData Ricostruzione è un progetto di ricerca del Gran Sasso Science Institute in collaborazione con l’Università dell’Aquila, il Comune dell’Aquila, gli Uffici Speciali per la ricostruzione ed ActionAid. Il progetto nasce da un accordo istituzionale tra la Struttura di Missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione nei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 ed il Gran Sasso Science Institute. Il sito è uno strumento di trasparenza che permette la consultazione, per singolo intervento, di tutte le risorse impiegate nel dopo terremoto: dall’emergenza post-sisma, alla ricostruzione edilizia pubblica e privata, allo sviluppo economico. Per le scuole, ad esempio, si legge lo stato di programmazione, la progettazione, l’attuazione e il collaudo.
A San Benedetto dei Marsi, sono passati quasi cinque anni dall’ammissione del finanziamento ma siamo ancora alla programmazione.
Ad Avezzano sono stati richiesti 19.436.300 euro. Finanziati 18.960.300 euro, erogati 2.605.850.
Parlando sempre solamente di scuole, nell’arco temporale dell’attuale amministrazione comunale, vediamo lavori completati, al 100 per cento, solamente per la scuola materna di Paterno, dove lo scorso maggio è stato concluso l’intervento di adeguamento alla normativa sismica con l’erogazione di 222mila euro a fronte dei 300mila richiesti, i lavori alla scuola media Vivenza di Avezzano, con l’erogazione di 999mila euro a fronte di un milione e 400mila euro richiesti.
Per l’adeguamento alla normativa sismica e alla sicurezza dell’edificio scolastico in via Cairoli, mediante demolizione e ricostruzione, sono stati richiesti 2.850.000 euro, tutti finanziati. Erogati: 979mila. La previsione per la conclusione dei lavori, sempre dal sito consultato, era per il 31/12/2016, in base sempre all’aggiornamento del primo dicembre. A oggi, si legge, lo stato di avanzamento dei lavori è al 60 per cento.
Per l’intervento di adeguamento alla normativa sismica e alla sicurezza degli edifici scolastici di via Fucino e via Garibaldi mediante localizzazione ed accorpamento sono stati finanziati 4.117.000 euro. Erogati: 17mila euro. Siamo allo zero per cento.
Segue l’intervento sull’edificio scolastico di via Sabotino. 2.100.000 euro chiesti, 1.680.000 finanziati, 17mila erogati. Siamo allo zero per cento di avanzamento.
Poi c’è l’adeguamento alla normativa sismica e alla sicurezza dell’edificio scolastico in via Corradini, mediante delocalizzazione in via Puglie. Chiesti e finanziati 7.200.000 euro. Fine del percorso fissato per il 31 ottobre del 2018. Stato di avanzamento: zero per cento.
Zero per cento dei lavori già finanziati alla scuola materna di via De Gasperi (previsione del termine era il 31 marzo 2016), alla Don Bosco (previsione del termine era a maggio dello scorso anno).
A Carsoli il progetto scuole d’Abruzzo, edificio scolastico da adibirsi a scuola media statale piazza della Libertà è stato finanziato con 1.980.840 euro. Erogati zero euro, stato di avanzamento zero per cento, data di previsione per la conclusione dei lavori, primo settembre 2017.
A Magliano de’ Marsi, la realizzazione di un nuovo plesso scolastico è stata finanziata con 4.620.000 euro. Erogati 151.060. Sul sito, lo stato di avanzamento è zero per cento.
A Collelongo i lavori per cui sono stati richiesti i finanziamenti pubblici sono stati fatti. A Trasacco pure.
A Ovindoli, per una nuova scuola sono stati chiesti e sono già stati finanziati 1.860.570 euro. Erogati: 1.129.190 ma stato avanzamento sul sito è zero per cento.
Per concludere: si tratta di dati pubblici e che sono uno strumento di trasparenza.
Per tutti i cittadini.