CELANO. Spettacoli dal vivo e visite in siti e luoghi di cultura di pregio, alla scoperta dell’immenso patrimonio storico e artistico della Marsica, nel cuore dell’Abruzzo montano. Per la valorizzazione e la promozione del territorio dal punto di vista turistico ma anche per l’educazione delle giovani generazioni locali che diventano così anello di congiunzione tra passato e futuro.
Obiettivo: fissare nel tempo la cultura materiale e immateriale del territorio, attraverso il racconto narrato attraverso il linguaggio teatrale.
Sarà presentato al pubblico domenica 7 luglio alle 17, al Castello Piccolomini di Celano, “History Trekking, theatre experience”, innovativo concept di valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, artistico, demoetnoantropologico e naturale, con intense esperienze teatrali e spettacoli itineranti.
Il ciclo di spettacoli è realizzato dalla compagnia Teatro Lanciavicchio ed è promosso dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, Musei Archeologici Nazionali di Chieti – Direzione Regionale Musei Nazionali Abruzzo.
Il cartellone degli eventi teatrali sarà presentato al Castello Piccolomini con un evento speciale con ingresso gratuito: in un percorso itinerante attraverso la voce di performer e musicisti prenderanno vita momenti tratti dai quattro spettacoli del progetto, che saranno portati in scena fino a settembre, quando i turisti lasceranno il posto agli studenti delle scuole.
Il progetto interesserà luoghi simboli della Marsica e prevedrà spettacoli “en plein air” al Castello Piccolomini di Celano, nell’area archeologica di Alba Fucens e nella chiesa di San Pietro in Albe, la frazione di Massa d’Albe.
Alcuni spettacoli avranno la caratteristica di essere “itineranti”: una nuova forma di promozione turistica e di approfondimento culturale che darà la possibilità ai partecipanti di muoversi nei luoghi di cultura, tracce della preziosa memoria storica del territorio.
Da “Le stanze del Tempo” che racconta l’opera di prosciugamento del Lago del Fucino, quello che fu il terzo lago d’Italia per estensione, ad opera di Alessandro Torlonia, negli ultimi decenni dell’Ottocento, a “Il Principe” che percorrerà le vicende legate al prosciugamento fino alle lotte contadine degli anni ’50.
Una storia locale legata a quella di Nazione intera, che lascerà agli spettatori la conoscenza di quello che oggi appare come un assetto ben definito che spesso dimentica quello da cui invece è stato costruito, le cui tracce sono ancora ben visibili.
Si aggiunge “Memory Tracks”, lo spettacolo creato in una modalità site specific all’interno delle rovine dell’antica città romana di Alba Fucens, sito archeologico dichiarato monumento nazionale nel 1902. Attori, performer e musicisti torneranno a far rivivere quella memoria nascosta tra solchi, pietre e paesaggi, in un’ambientazione tanto affascinante quanto suggestiva.
Arriva poi “Fontamara”, produzione teatrale che il Lanciavicchio firma con il Teatro Stabile d’Abruzzo, spettacolo premiato al Festival della Resistenza, Casa Museo Cervi. La realizzazione ha visto la riscrittura del romanzo di Ignazio Silone a opera di Francesco Niccolini, portando tra il pubblico i lavoratori della terra. Sul palcoscenico risorgeranno quei “cafoni” testimoni di una strage, forse di un genocidio. In un’atmosfera rarefatta e quasi mistica.
Con il progetto “History Trekking” il teatro diventa strumento di analisi, conoscenza e condivisione tra soggetti istituzionali, cittadini residenti e turisti anche in chiave intergenerazionale.
Domenica 7 luglio, il valore culturale del programma e le attività saranno presentate dalla direttrice del Castello di Celano, Marina Maria Serena Nuovo, mentre il percorso artistico sarà illustrato, anche con momenti di musica e spettacolo, dall’intero gruppo di lavoro del Teatro Lanciavicchio, coordinato dalla direttrice artistica Stefania Evandro e dal presidente e regista Antonio Silvagni, con la presenza dell’attore Alberto Santucci, delle attrici Rita Scognamiglio, Angie Cabrera, del chitarrista Giancarlo Tozzi e della violinista/fisarmonicista Germana Rossi.