Patata del Fucino, la Filiera IGP richiama al rispetto dei prezzi imposti

Celano – A seguito delle indicazioni del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino, si riscontrano, nei primi giorni della campagna pataticola 2018-2019, attività distorsive e fortemente lesive degli interessi dei PATATICOLTORI DEL FUCINO, da parte di operatori commerciali che artificiosamente tentano di estrogenare il mercato.

Il prodotto IGP Patata del Fucino è fortemente apprezzato grazie all’importante campagna promozionale dello scorso anno condotta con impegni economici propri da soci del Consorzio e dalla promozione televisiva della Findus.

Esortiamo tutti gli aderenti alla Filiera IGP Patata del Fucino a mantenere fermi gli impegni presi e a diffidare delle proposte di commercianti che tendono a deprimere il prezzo e svilire il significato del marchio.
Invitiamo i rappresentanti della GDO, come previsto dal protocollo siglato tra le associazioni della GDO e il MIPAAFT (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Turismo) e con la costituzione di un tavolo permanente di confronto tra MIPAAFT, GDO e CONSORZI DOP e IGP, di favorire la diffusione e sostenere il sistema agroalimentare italiano di qualità, nel rapporto ed indicazioni del Consorzio di Tutela IGP Patata del FucinoIl Consorzio è tenuto a “collaborare, secondo le direttive impartite dal Ministero alla tutela e alla salvaguardia della DOP o dell’IGP da abusi, atti di concorrenza sleale…” e vigilerà attentamente, pronto ad applicare nel rispetto della vigente normativa nazionale e dell’Unione europea sotto il coordinamento dell’Ispettorato, le sanzioni previste per coloro che con il loro comportamento irresponsabile danneggiano l’immagine del marchio IGP e l’economia complessiva del territorio.
Il Consorzio ricorda ed invita:

  • tutti i produttori all’unità ed a non svendere le patate ad un prezzo inferiore ad € 0,35 al Kg (per
    prodotto idoneo calibrato e cernito)
  • i confezionatori, come del resto stanno facendo i più importanti confezionatori del territorio
    (AMPP, TORTI, ANGELUCCI, F.LLI CAMBISE, COOP.VA LA SERRA, LA
    CAMPAGNOLA, SIELCA 2 E COOP.VA COLTOR) che hanno rinunciato ai loro marchi
    aziendali per promuovere sul mercato un packaging unico per la promozione del territorio, ad
    immettere sul mercato le confezioni vertbag:
  • da 1,5 chilogrammi ad un prezzo minimo di €/Kg. 0,80,
  • da 2 e 2,5 kg ad un prezzo minimo di €/Kg. 0,75,
  • sacco rete da 5 ad un prezzo minimo di €/Kg 0,70.

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