Avezzano – Una pubblicazione che arriva dopo 30 anni di lavoro. Ieri pomeriggio, prima presentazione ufficiale per il volume dal titolo “Praedicabilia Alfabetice Ordinata – temi di predicazione seguendo l’ordine alfabetico”. Il sindaco: “A Padre Orante, mi lega un’amicizia storica e genuina, per il Santuario e per la nostra comunità ha fatto tanto. Dovunque è stato, ha saputo coltivare l’amore per il territorio e l’importanza dell’altruismo nelle comunità”.
Sala consiliare gremita, ieri pomeriggio, nel Palazzo comunale di Avezzano, con la presenza di sindaci e amministratori di Ortucchio, Pescina e Trasacco e di tanti cittadini, alcuni provenienti anche dal Comune di Leonessa. Tutti hanno ascoltato assorti e con ammirazione l’ultimo lavoro di traduzione e di interpretazione – durato la bellezza di 30 anni – dell’amatissimo rettore storico del Santuario della Madonna di Pietraquaria: il frate Elio D’Agostino, in religione Padre Orante.
Alla presenza di Padre Simone, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini, di Don Adriano Principe, vicario del Vescovo della Diocesi Giovanni Massaro e di Padre Riziero Cerchi, parroco di Ortucchio, Padre Orante ha raccontato il filo d’amore e fede che lo ha unito alla vita, alle opere e ai miracoli di San Giuseppe da Leonessa, frate cappuccino, predicatore itinerante e missionario vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Il libro “Praedicabilia Alfabetice Ordinata” è frutto di un lavoro minuzioso di ricerca, lungo e meticoloso. Il volume è stato presentato affianco al manoscritto cinquecentesco dal quale è stato desunto, originale di San Giuseppe e scritto in una scrittura minutissima, in parte in latino e in parte in italiano volgare: una reliquia di una rarità unica. Si è complimentato con Padre Orante, il sindaco della città, Giovanni Di Pangrazio, che lo ha ringraziato pubblicamente per la passione e l’attenzione che ha sempre avuto e dimostrato come guida spirituale del Santuario della Madonna di Pietraquaria, sul Monte Salviano. “Siamo autentici amici. – ha detto il primo cittadino – Frequento il Santuario da sempre: per me è un luogo pieno di religiosità e di identità. Con Padre Orante, abbiamo visto nascere tanti progetti per l’area protetta del Salviano nel corso dei miei due mandati da sindaco: il paesaggio attorno al Santuario è divenuto accessibile a 360 gradi: ci sono percorsi ginnici, un’aula verde inaugurata nel 2021 e dedicata al mio carissimo amico Mario Sbardella e a Fra’ Domenico Palombi, e c’è la possibilità di consultare un erbario con la catalogazione di 800 specie diverse scoperte proprio nella Riserva. Il Salviano è, oggi, sempre più al centro di un’importante opera di riqualificazione: un luogo di Avezzano, fisico e spirituale, che è divenuto negli anni sempre più un perimetro dell’affetto e un tempio della preghiera. – ha detto il sindaco – Abbiamo bisogno di ambasciatori del credo come Padre Orante, perché ci aiutano a riconnetterci con le nostre emozioni più vere e genuine e con la dimensione più intima della fede”.
Padre Orante non ha voluto lavorare da solo per la stesura dell’opera, ma ha deciso di contare anche sul buon operato della professoressa Antonella Paris e della signora Ornella Giovannetti, che hanno dato al frate un decisivo contributo in fatto di traduzioni e di ricerca dei fatti storici riconducibili alla vita del Santo. “Un Santo che aveva nel cuore custodito il messaggio francescano e che ha inseguito sempre la bellezza della carità, portando fino a Costantinopoli la luce della sua vocazione, – ha spiegato ieri Padre Orante – A Costantinopoli ha aiutato i cristiani prigionieri ed ha tentato di convertire addirittura il sultano. Venne condannato a morte con la pena durissima del gancio (appeso per tre giorni penzolante con un uncino conficcato nella mano destra) ma riuscì miracolosamente a sopravvivere. Di San Giuseppe da Leonessa, ammiro la tenacia moderna: scriveva sulla Chiesa, sui precetti evangelici e sull’indispensabilità della missione cristiana. Ci sono ancora tre manoscritti da trascrivere e da tradurre, prego il Signore affinché mi dia la forza necessaria per poter proseguire in questo meraviglioso cammino di conoscenza e d’introspezione. La passione di San Giuseppe è attuale, aveva coraggio e cuore fermo”.
Padre Orante è nato ad Ortucchio ed è dottore in teologia morale. È impegnato da anni nella trascrizione di manoscritti. L’attenzione e la cura per le opere di San Giuseppe da Leonessa nacquero per caso, frutto di un incontro avvenuto nel Convento di Caramanico: da quel giorno, Padre Orante non si è mai più allontanato dalla missione di interpretazione degli insegnamenti di San Giuseppe: un Santo missionario che oggi continua a tenere uniti e vicini territori lontani.