Offese a Melania Trump. La Presidente della Commissione Pari Opportunità d’Abruzzo scrive a Vigilanza Rai

Abruzzo – La Presidente della Commissione Pari Opportunità regionale Maria Franca D’Agostino, nel ritenere un fatto molto grave la vicenda accaduta durante la trasmissione “Uno Mattina”, andata in onda lo scorso 20 gennaio  su Rai 1, ha voluto esprimere il proprio dissenso tramite una lettera inviata ai vertici di Rai 1, alla Commissione di Vigilanza parlamentare della Rai nonché al Presidente nazionale dell’ordine dei giornalisti.

Auspico che verranno presi opportuni provvedimenti – dichiara la Presidente – per evitare che il servizio pubblico diventi palcoscenico di stereotipi sessisti, quando invece dovrebbe contribuire a contrastarli”.

Questo il testo della lettera: “Gentilissimi, nella giornata di mercoledì 20 gennaio 2021 durante la trasmissione televisiva di Uno Mattina in onda su Rai 1, nel commentare la cerimonia dell’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America abbiamo assistito a un pessimo servizio pubblico e ad un cattivo esempio di giornalismo.
Ciò che viene riportato da alcune testate giornalistiche come lapsus, battuta non voluta, brutta gaffe, riguardo la frase pronunciata su Melania Trump da parte del noto giornalista Alan Friedman che durante la trasmissione Rai ha apostrofato l’ex first lady, “escort”, è ancora una volta una goffa giustificazione di quelli che sono gli stereotipi di genere sessisti, purtroppo saldamente radicati nella nostra società.

Poco incisive sono state poi le dichiarazioni rese dai conduttori della trasmissione nella puntata successiva del 21 gennaio, che riferiscono di un episodio sessista avvenuto nella diretta del giorno precedente, senza però riferire l’episodio concreto e senza alcun riferimento ai soggetti interessati. Come Presidente della Commissione Pari Opportunità regionale, ogni giorno affronto sul territorio problematiche legate a certi stereotipi di genere e, pertanto, non posso non denunciare la gravità dell’accaduto poiché lesiva dell’immagine della donna, in evidente violazione dei principi Costituzionali, oltre che della Convenzione di Istanbul e della comunicazione pubblica, che sappiamo bene quanto debba essere attenta al genere per l’abbattimento di certi stereotipi.

E’ necessario un impegno comune volto ad un concreto cambiamento culturale, richiamando chi si occupa di comunicazione e informazione, in special modo nel servizio pubblico, ad usare un linguaggio rispettoso, corretto e responsabile. Ed è fondamentale il rispetto di tali principi per l’importante funzione che il servizio pubblico è chiamato a svolgere, poiché può assumere un ruolo centrale nella promozione di cambiamenti culturali, nel contrastare discriminazioni e pregiudizi legati agli stereotipi di genere e nel promuovere messaggi che favoriscano cambiamenti in comportamenti, mentalità e stili di vita. Si chiede pertanto che i rappresentanti degli organi di controllo esplichino la funzione di vigilanza cui sono preposti, condannando l’accaduto, dando così un forte segnale di cambiamento, volto a sradicare certi stereotipi di genere“.

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