Nasce la fiera del tartufo abruzzese. Berardinetti: “Darà beneficio al tessuto economico”

Regione. Nasce la fiera promozionale del “Tartufo d’Abruzzo” e arrivano le prime novità sulla normativa dell’intero comparto. Nel corso dei lavori dell’ultimo consiglio regionale sono state discusse e approvate importanti modifiche alla legge che regola e disciplina il settore nella nostra regione.

“Gli interventi normativi”, ha commentato il presidente della commissione, agricoltura sviluppo economico e attività produttive, Lorenzo Berardinetti, “di cui sono stato proponente e relatore, rappresentano il frutto di un’attenta analisi delle attuali esigenze e mirano a dare diretta attuazione al dispositivo originario per dare concretezza alle attività connesse alla tutela, valorizzazione e promozione del tartufo, anche in ordine alla sempre più crescente necessità di una maggiore vigilanza e controllo e alla non più rinviabile esigenza di dare al “tartufo abruzzese” il giusto riconoscimento al di fuori dei confini regionali”.

 

Tra le novità introdotte, le più significative, sono sicuramente l’istituzione della fiera promozionale del tartufo abruzzese con il chiaro intento di favorire la promozione e la valorizzazione del prodotto locale sui mercati nazionali ed europei. La pianificazione di tale manifestazione
è demandata alla giunta regionale che, con cadenza annuale, d’intesa con le associazioni di tartufai, ha il compito di disporre il programma e le modalità organizzative.

 

“Questa iniziativa vuole tendere ad avere gli stessi risultati di regioni quali, ad esempio, il Piemonte con la fiera internazionale di Alba, l’Umbria con la mostra mercato di Norcia, o altre fiere di rilevanza nazionale come quelle di San Miniato in Toscana e quella di Acqualagna
nelle Marche”, ha continuato Berardinetti, “manifestazioni che riescono ad attrarre numerosi visitatori che a vario titolo possono sicuramente portare beneficio ai nostri territori con ricadute positive per il tessuto economico e sociale.

Altra importate innovazione introdotta dalla norma in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo (L.R. 66/2012) è quella relativa alla predisposizione di un programma annuale di finanziamento per promuovere e sostenere le iniziative orientate alla ricerca scientifica, alla sperimentazione e alla formazione e qualificazione tecnico professionale dei raccoglitori, oltre che alla tutela, al potenziamento e monitoraggio della tartuficoltura.

Si prevede, inoltre, che il programma annuale possa essere integrato con programmi operativi volti ad attivare interventi specifici come la realizzazione della cartografia con la conseguente realizzazione di mappe dell’intera Regione in cui vengono evidenziate le attitudini del suolo a produrre tartufi.

L’intento è di finanziare, grazie a una nuova e più equa ripartizione delle somme acquisite per il rilascio delle abilitazioni alla raccolta dei tartufi in Regione, questi programmi e individuare le modalità e i criteri attraverso i quali ripartire le somme, nonché i soggetti beneficiari dei contributi. Gli attori protagonisti di questi interventi finanziati saranno le associazioni dei tartufai che beneficeranno di sovvenzioni specifiche a loro riservate per iniziative da loro stesse promosse.

Vorrei evidenziare che a tutto ciò si è arrivati grazie a un continuo lavoro di confronto con le associazione dei tartufai e migliorando il quadro normativo per posizionare l’Abruzzo ai primi posti tra le regioni più avanzate su questo settore”.

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