Pescasseroli – Sono state registrate 13 aggressioni da parte di lupi nei confronti di cani. A darne conferma sono gli operatori del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise i quali evidenziano che i fatti sono avvenuti principalmente nei territori comunali marsicani di Pescasseroli e di Opi. Si tratta, in tutti i casi, di cani di proprietà e non di cani randagi.
Alla luce di quanto avvenuto, si legge, “il Parco ha avviato una serie di servizi mirati, con biologi e Guardiaparco, per comprendere meglio l’entità del fenomeno e per rassicurare i cittadini, nei quali è via via aumentata la preoccupazione“. Nei territori del Parco Nazionale, da sempre si cerca di convivere con i lupi cercando di sfatare, ormai da decenni, la cattiva fama che questi animali, purtroppo, continuano ad avere.
“Oggi le conoscenze scientifiche sul lupo sono molto più vaste rispetto al passato” scrivono dal PNALM “Si è compreso quanto sia importante il suo ruolo ecologico all’interno degli ecosistemi e questo dovrebbe, veramente, contribuire a mettere da parte l’irrazionalità e la rabbia, per lasciare spazio a consapevolezza ed equilibrio nei giudizi“. A seguito delle aggressioni da parte di lupi nei confronti dei cani, il Parco, in accordo col Comune di Pescasseroli “sta organizzando un incontro con la comunità locale, di cui a breve saranno forniti tutti i dettagli. Alla riunione parteciperà anche un esperto che conosce molto bene la situazione del lupo in Italia, per raccontare cosa succede in altri territori e le soluzioni che si stanno adottando“.
“Con molta probabilità, grazie ad alcuni accorgimenti sarà possibile “costringere” i lupi a rivolgersi nuovamente alla predazione degli animali selvatici. Insieme ai tecnici del Parco e ad altri esperti esterni si condurrà anche un’analisi delle possibili cause che hanno determinato l’insorgenza del fenomeno.
Certo, questo rende necessario uno sforzo, talvolta non banale, da parte di tutti nel cambiare qualche abitudine“, fanno sapere dal Parco.