Vasto. La Regione salva il Crab di Avezzano ma dimentica il Cotir di Vasto. I lavoratori del centro di ricerca di Vasto tornano a protestare contro la chiusura della struttura e questa volta non esitano a puntare il dito contro i politici che di fatto hanno salvato il Crab di Avezzano e hanno chiuso, invece, il centro di Vasto.
I 27 lavoratori di Vasto sono tornati ieri a protestare sul tetto del centro di ricerca. Dopo 28 stipendi ancora attesi e tante promesse a quanto pare non mantenute, ora i ricercatori del Cotir devono fare i conti con la condanna a morte arrivata per il loro centro.
Come riportato oggi sulle pagine del quotidiano Il Centro, «in contrada Zimarino è arrivato solo l’ex sindaco Luciano Lapenna. Il deputato del Pd, Maria Amato, da Roma ha fatto sapere che cercherà di scongiurare la chiusura del centro ricerche ma che l’ultima decisione spetta comunque alla Regione».
«Davanti a noi c’è il disinteresse», hanno detto i lavoratori ai giornalisti.
«Abbiamo continuato a lavorare e a ottenere risultati. Messo a punto e portato avanti decine di progetti del valore di 3 milioni di euro, raccolto gli elogi delle aziende del territorio e di quelle oltre frontiera che si avvalgono del nostro lavoro, e ora ci ritroviamo davanti a un baratro senza sapere cosa ne sarà di noi alla vigilia di una nuova estate per noi amarissima. Ancora una volta l’assessore regionale all’agricoltura, Dino Pepe, non si è visto», le dichiarazioni al quotidiano d’Abruzzo, «vogliamo sapere cosa ne sarà di noi e dei nostri figli. Non hanno forse gli stessi diritti dei bambini di Avezzano?».
foto SanSalvo.net