Nella giornata del 18 Agosto alle ore 17.00, presso la suggestiva Chiesa della Madonna delle Grazie in località Castello di Sante Marie, si è tenuta la cerimonia di Premiazione della XIII edizione del Concorso Letterario “Anziani…ricordi”.
Il Premio, indetto dall’Associazione ricreativa e culturale per anziani” Torquato Di Bernardo” con il patrocinio del Comune, da vari anni promuove l’incontro tra le generazioni nella riscoperta di tradizioni, costumi e modi di vivere legati al mondo agro-pastorale nella riscoperta di valori sempre attuali perché legati alla dignità di ogni cultura. Del resto come diceva Ignazio Silone:” Sono comuni a ognuno i fatti veramente importanti della vita: il nascere, l’amare, il soffrire, il morire; ma non per questo gli uomini si stancano di raccontarseli”. La lettura degli elaborati selezionati sia in lingua italiana che in vernacolo hanno emozionato il pubblico presente tramite la rimembranza di un passato sempre presente nella mente e nel cuore.
Il Presidente dell’Associazione anziani, Mauro Di Giovanni, ha dato il benvenuto con una presentazione delle varie attività culturali promosse per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del centro montano reso possibile dall’impegno e dalla dedizione dei volontari. Il sindaco, Lorenzo Berardinetti, nel suo saluto ha sostenuto la necessità di preservare l’identità della comunità aprendosi ad un turismo capace di fare dei sentieri naturali sentieri dello spirito nella rivalutazione storica del territorio. Agata Spera ha mostrato la stampa del volumetto che raccoglie le prose e le liriche del concorso illustrandone, nelle linee generali, l’intento antologico come testimonianza scritta negli annali del Premio. Al tavolo Agata Spera, Agata Rossi, Ilio leonio e Maria Assunta Oddi si sono avvicendati nella conduzione della pregevole manifestazione caratterizzata da un alto spessore etico per contenuti, relazioni ed esperienze. Del resto il viaggio attraverso la nostra identità è possibile solo attraverso la cultura: “Fra tutte le forme attuali assunte dalla malattia dello sradicamento, quella dello sradicamento della cultura è una delle più allarmanti” (Simone Weil).
I vari interventi sono stati intramezzati con pause musicali di eccellente maestria. Grazie alla musica di Maria Teresa Conti al pianoforte e alla voce di Paolo Gatti le navate della chiesa seicentesca si sono fatte cassa armonica di sensazioni. Un evento, questo, all’insegna della poesia, della letteratura, dell’iconografia sacra e della musica che accarezzando le anime con la complicità delle più svariate forme d’arte ci lega alle nostre radici. Un ringraziamento agli organizzatori per aver celebrato la bellezza del borgo esaltandone le sue eccellenze per vivere l’essenza del nostro appartenere al luogo natale.