Avezzano. Dalla procura di Avezzano sono arrivati i primi avvisi di conclusione delle indagini preliminari in merito all’inchiesta sulla pubblica illuminazione in una decina di Comuni marsicani. I pm Roberto Savelli e Maurizio Maria Cerrato vogliono vederci chiaro su alcuni appalti “sospetti”. Si parla di presunte illegittimità nel appalti pubblici, di turbativa d’asta. C’è il sospetto anche che siano state pagate delle tangenti.
Ad alcuni indagati ieri è arrivata la notifica della conclusione delle indagini e qualche politico si è fatto già sentire con la stampa. È il caso del sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, il quale, nonostante fino a ieri sera non avesse ricevuto ancora alcuna notifica, nella tarda serata ha inviato una nota alla stampa in cui lamenta di aver appreso la notizia dai giornalisti e in cui punta il dito sull’operato della procura parlando di “giustizia ad orologeria” e di “massacro”.
“Non è possibile continuare a conoscere le Conclusioni di indagini della Procura di Avezzano – prima ancora di ricevere la formale notifica”, scrive nella nota, “sulle indagini che riguardano l’inchiesta della Pubblica Illuminazione in diversi Comuni Marsicani. Mi sento obbligato ancora una volta, come già fatto il 23 Marzo 2016 – a non accettare le modalità con cui vengo a conoscenza della Conclusione dell’indagini che mi vedono coinvolto insieme ad una “flotta di persone”, cioè da chiacchiere e fonti giornalistiche”, scrive Tedeschi. “Nell’affermare con assoluta certezza che l’indagine in questione per quanto mi riguarda è forviante e priva di ogni oggettivo elemento probatorio, perché ho svolto una attività privata con una mia società lecita e trasparente. Non ho mai avuto contatti con nessun Comune di quelli che risultano coinvolti e non ho mai avuto, come pubblico amministratore, nessun contatto e ruolo con l’impresa che è coinvolta nell’indagine. Voglio dire basta a questo massacro!”.
“Essere coinvolti costantemente e sempre in indagini non lo posso più accettare. La Legge da la possibilità certamente di dimostrare per “l’ennesima volta la mia estraneità a fatti delittuosi artificiosamente ipotizzati, ma non è questo l’argomento. L’argomento vero è che avevo nei mesi scorsi, mio malgrado, ipotizzato e formalmente rappresentato quanto accade oggi. Mi sento concretamente ed oggettivamente attenzionato in modo eccessivo e fuori da ogni ragionevole fatto realmente accaduto”, va avanti, “Ho fiducia nella Legge, e per questo non mi risparmierò non solo a dimostrare di nuovo la totale estraneità ai fatti, ma anche a capire fino in-fondo la ragione di una infinità di controlli che mi accompagnano da anni e credo di poter affermare, senza possibilità di smentita, per fatti e circostanze che mi hanno sempre dato ragione. Mi auguro che queste attivazioni non siano state gestite, sempre dalla stessa mano. Io sono innocente, spero che nell’animo lo siano pure gli autori di queste continue, infondate e false accuse. Tedeschi parla di giustizia ad orologeria, che arriva sempre a ridosso di qualche appuntamento elettorale e preannuncia una conferenza stampa nei prossimi giorni”.
Secondo il quotidiano Il Centro, questa mattina in edicola, nell’inchiesta ci sono anche nomi illustri della politica come il parlamentare Filippo Piccone, ex sindaco di Celano oggi vicesindaco e poi Maurizio Bianchini ex assessore comunale di Avezzano, Claudio Tonelli ex consigliere comunale, Francesco Di Stefano, dirigente del Comune di Avezzano, Luca Dominici, imprenditore ex assessore.
Poi ci sono Martorano Di Cesare, ex sindacalista di Villavallelonga, Angelo Salucci, ex sindaco di Collelongo, Gianluca Del Corvo e Vittoriano Frigioni ex assessori del Comune di Celano, Mario Quaglieri, attuale sindaco di Trasacco, Federico D’Aulerio ex sindaco di Ortucchio e dirigente del Comune di Celano, Roberto Salvi, ex assessore del Comune di Trasacco, Guido Pignanacci, ex assessore a Ortucchio, Luigi Babusci, libero professionista, Paolo Venditti, ingegnere, Mauro Contestabile, ingegnere di Celano, Danilo Paolini, consulente commercialista, Mariano Santomaggio, consigliere comunale di Avezzano e Marco Aureli, dirigente al Comune di Celano.
Nel collegio difensivo gli avvocati: Franco Colucci, Antonio Milo, Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere, Aldo Lucarelli, Crescenzo Presutti, Domenicantonio Angeloni, Carlo Polce e Stefano Guanciale.