Il tribunale boccia la “rivoluzione agricola” di D’Alfonso. E’ tutto da rifare

Questo passaggio comporterà un ulteriore blocco dell'attività amministrativa e di conseguenza dell’impegno dei fondi europei. Oltre al danno la beffa perché oltre ad annullare tutti gli atti la Regione è stata condannata a pagare le spese legali

Regione. “Un’altra mazzata per il governo D’Alfonso e le sue velleità di “rivoluzionare” (sic!!!)  la macchina amministrativa: il Tribunale Ordinario di Teramo ha dichiarato “antisindacale” il comportamento della Regione laddove ha proceduto a collocare in disponibilità parte del personale della Direzione Politiche agricole senza consultare le organizzazione sindacali. Di fatto la riorganizzazione è annullata, gli oltre 400 dipendenti della struttura tornano tutti allo stesso livello e si dovrà cominciare una nuova procedura”.

E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo commentando “con sgomento quanto si legge nel dispositivo del Tribunale: la tanto osannata riorganizzazione fortemente voluta da D’Alfonso si è rivelata un clamoroso flop così come avevo preannunciato e più volte denunciato. Questo passaggio comporterà un ulteriore blocco dell’attività amministrativa e di conseguenza dell’impegno dei fondi europei. Oltre al danno la beffa perché oltre ad annullare tutti gli atti la Regione è stata condannata a pagare le spese legali. Davvero un’altra brutta pagina per questo governo regionale”.

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