Il teatrino del Sindaco Di Pangrazio in Borgo Via Nuova Quattro panchine ed una fontanella, ma l’antico forno non c’è più…

Avezzano – Oltre all’asfalto elettorale e l’acquisto di pubblicità sui giornali a spese del contribuente, l’arsenale propagandistico del Sindaco Di Pangrazio si concentra sulla saga delle inaugurazioni, pur di conquistare un pezzo sulla stampa amica, dalle giostrine ai 25 metri di fogna, dal marciapiede rifatto alla buca rattoppata (tranne quelle di Fucino, perché lì si aspetta l’incidente grave) dall’ennesimo convegno concertato in famiglia all’evento pseudoculturale di campagna elettorale. Operazioni di puro maquillage, in una città senza sviluppo, che tentano di “mascherare”, come il deodorante sul sudore nauseabondo, l’inettitudine di un’Amministrazione che non ha realizzato nulla di veramente importante per la Città di Avezzano.
Il teatrino del Sindaco si è esibito in questo fine settimana nel borgo di Via Nuova. Dopo il vergognoso abbattimento dell’antico forno, ecco che è arrivato il rifacimento della piazzetta con fontanella “artistica” che si erge centrale guardando i bellissimi garage che impreziosiscono il perimetro della stessa. Un’opera senza senso, senza logica e senza programmazione, e se qualcosa di più utile e sensato si poteva fare per la popolazione di via Nuova, stai a fare caso ! Eh che c’è di male, i soldi si buttano pure “do coglio coglio”. Sperando che le panchine e la fontana non siano d’intralcio a chi usa quei garage, ci ritroveremo per la prossima storia da narrare.
Ed a proposito di Borgo Via Nuova, è caduto come troppe cose nel dimenticatoio lo scempio dell’abbattimento dell’antico forno, dove le famiglie di una volta andavano a turno a fare il pane. E’ stato abbattuto contro tutti e contro la volontà dei residenti che hanno raccolto centinaia di firme per ottenerne dal Comune la ricostruzione. E l’Amministrazione questa ricostruzione l’ha promessa, circa un anno fa, ma non l’ha realizzata, posizionando in compenso quattro panchine ed una fontanella nella piazzetta forse come una specie di risarcimento danni.
Eppure la riqualificazione del forno, questa sì era tra i programmi del Comune, che prevedevano pure la realizzazione di una scuola per fornai e pasticceri artigianali. Nulla di tutto questo: il forno è stato abbattuto e, nonostante le successive vivaci proteste, tutto è finito tra le tante scelleratezze compiute da una politica piccola e sciocca, forse asservita ad interessi particolari.
In compenso, invece del forno, Via Nuova ha avuto le panchine e la fontanella…
Eppure qualcuno o più di qualcuno nell’Amministrazione comunale dovrà assumersi la responsabilità di fornire delle risposte adeguate alle numerose domande dei cittadini, formulate sulla stampa nei giorni successivi all’abbattimento. Ad una domanda, in particolare, il Sindaco ha accuratamente evitato di rispondere: siamo sicuri che il fabbricato che accoglieva il forno di Borgo Via Nuova era nella disponibilità del Comune di Avezzano? Dalle visure catastali si evidenzia che l’antico forno sia di proprietà della Regione Abruzzo, e non già del Comune di Avezzano.
Se il Comune non risponde a queste semplici domande, qualcuno dovrà farlo. Dove sono gli “organi competenti” di controllo e verifica? Possibile che nessuna autorità si senta in dovere di chiarire se l’ordinanza di demolizione del Comune sia legittima? E come può essere legittima un’ordinanza di demolizione di un bene altrui? E come poteva rappresentare un “pericolo pubblico” un manufatto di appena un piano di altezza, senza evidenti segni di cedimento strutturale?
Macchie nere, come le tante altre e troppe che punteggiano l’operato di un’Amministrazione spregiudicata, fanfarona e confusa.
Intanto dell’antico forno è restata solo la polvere nel cielo. E tanta amarezza nel cuore dei cittadini del borgo.
di Felicia Mazzocchi

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