Il Sindaco di un paese abruzzese chiede di poter ospitare e liberare 40 cervi a rischio abbattimento

Abruzzo – La delibera della Regione Abruzzo che ha stabilito l’abbattimento di 469 cervi, come sappiamo, seppur considerata legittima dal TAR, è stata successivamente “congelata” dal Consiglio di Stato. La questione, al momento, è solo sospesa ma non ancora risolta.

Nel trambusto che si è generato nelle ultime settimane attorno alla vicenda legata alla caccia ai cervi in Abruzzo, si rileva un’iniziativa molto particolare. Si tratta della richiesta, avanzata da Alessio Monaco, sindaco del Comune di Rosello, in provincia di Chieti.

Nella lettera che il sindaco Monaco ha inviato gli scorsi giorni è contenuta una proposta che sembra interessante: liberare nel territorio di Rosello 40 dei 469 cervi previsti per l’abbattimento. Monaco, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra della Regione, ha formalizzato la richiesta all’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste e all’Ispra.

La Riserva Naturale Regionale “Abetina di Rosello”, che si estende su 211 ettari con una fascia di protezione esterna di 800 ettari, sarebbe l’area ideale per accogliere i cervi. Secondo Monaco, la presenza degli animali potrebbe contribuire a limitare l’espansione del bosco e favorire la biodiversità, in particolare quella avifaunistica.

Il territorio del Medio Sangro, dove si trova Rosello, presenta una bassa densità di cervi, con stime che indicano la presenza di soli 15-20 esemplari su un’area di circa 200 km². Questo dato, insieme al calo del carico di bestiame domestico e all’abbandono delle coltivazioni, ha portato a un incremento del bosco, il che rende ancora più cruciale una gestione oculata della fauna selvatica.

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