Il Sindaco di Celano Santilli: “Dobbiamo alleggerire il Pronto Soccorso di Avezzano. I medici di base sono centrali nella lotta a questo maledetto virus. Bisogna sostenerli e supportarli”

Celano – Un lungo post del Sindaco di Celano Settimio Santilli accompagna un video della trasmissione televisiva “Porta a Porta” condotta dal giornalista Bruno Vespa su uno studio statistico riguardante la percentuale degli accessi dei malati Covid in un grande ospedale metropolitano del nord. Lo studio ha rilevato che solo il 7% dei malati necessitavano realmente di cure ospedaliere.

In riferimento a questo, il Sindaco marsicano è intervenuto per invocare il senso di responsabilità dei cittadini che devono rimanere uniti contro la lotta al Covid. Il virus può essere curato anche a casa con l’aiuto dei medici di base. Solo così si riuscirà ad alleggerire il Pronto Soccorso di Avezzano.

Non verremo fuori da questa emergenza sanitaria urlando, accusando e puntando il dito contro qualcuno a destra e a manca, con i se e con i ma, o peggio con lo scaricabarile. Bisogna piuttosto chiedersi se ognuno di noi stia dando il massimo contributo alla causa. Dobbiamo tutti dare di più. Dobbiamo lavorare a testa bassa. Chi ha ruoli di responsabilità ora deve farlo, dal più basso in grado a quello più in alto, senza distinzione di ruoli o casacche. Non è il momento del questo mi compete e questo no! Uno scatto di maturità, coerenza e solidarietà ci viene chiesto dal popolo, che ora ha bisogno di guide lucide e lineari, e non confusionarie. Dobbiamo alleggerire il Pronto Soccorso di Avezzano in ogni modo con azioni giuste su ogni nostro territorio. Al PS come all’ospedale devono avere accesso TUTTI i malati URGENTI, ma quel che si può curare localmente si deve curare. L’ospedale deve essere la soluzione estrema, evitando di utilizzare risorse destinate alla cura di qualsiasi malattia di pazienti più impegnativi e critici. Il COVID può e deve essere curato nelle case” scrive Santilli.

Bisogna aiutare i medici di base a farlo sia strumentalmente che strutturalmente. Non bisogna lasciarli soli, perché sono quantomai centrali nella lotta a questo maledetto virus. Sono troppo importanti. Bisogna sostenerli e supportarli. Dobbiamo aver fiducia nei nostri medici di base, senza farci prendere da ansia e paura catapultandoci al Pronto Soccorso. Hanno le capacità e le professionalità adatte per curare i loro pazienti nelle loro case. Non abbiamo fretta di fare questo benedetto tampone. IL TAMPONE NON CURA IL CORONAVIRUS! UN TAMPONE FATTO TROPPO PRECOCEMENTE PUÒ DETERMINARE INIZIALMENTE UNA NEGATIVITÀ ALLA QUALE CONSEGUE UNA FALSA SICUREZZA CON POTENZIALE ULTERIORE AUMENTO DELL’INFEZIONE E DEL CONTAGIO. Il pensiero e la riflessione devono venire prima dell’azione. Lasciamo solo al nostro medico di base l’opportunità di consigliare quando fare il tampone, sia questo sierologico, antigenico, salivare o molecolare, CHE NON SONO LA STESSA COSA. Ci sono tempi troppo lunghi della ASL e costi proibitivi delle strutture private per processare i tamponi MOLECOLARI; è giusto e sacrosanto quindi che la Marsica abbia un processore localmente. Qui la soluzione si può trovare rapidamente e si deve trovare. Verrà il tempo delle polemiche, delle accuse, del chi doveva fare cosa e non lo ha fatto, del chi se l’è data a gambe; verrà. Ora non è quel tempo, ora bisogna essere uniti e darsi da fare tutti con responsabilità, maturità e lucidità” conclude il Sindaco.

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