“Il segreto è la gioia” è il titolo del nuovo libro di Padre Emiliano Antenucci

Avezzano. Padre Emiliano Antenucci Rettore del santuario del Silenzio, ha terminato il suo secondo lavoro, dal titolo “Il segreto è la gioia” prosieguo del primo “Felici perché amati”. Perché ha scritto questo libro? Se la felicità è un’emozione ed ha un termine, la gioia è un sentimento è qualcosa che perdura nel tempo, per i cristiani il primo annuncio di gioia dato ai discepoli è Gesù Risorto. Come il parto che è il più atroce dolore, ma è anche scientificamente provato che quando la mamma vede il proprio bambino, attraverso il suo amore e la sua gioia , si anestetizza tutta la sofferenza provata, così è la nostra vita. Come la cronaca nera, parliamo di tutte le cose che non vanno e dimentichiamo quelle che vanno.

Siamo tutti specchiati di cronaca nera della vita degli altri, dovremmo essere invece laureati di cronaca bianca della nostra vita e di quella degli altri. Padre perché ha scelto la via consacrata? perché ho scoperto il Dio della gioia, la vera spiritualità non è mortifera ma vivifica. Come dice Papa Francesco: attenzione ai cristiani dalla faccia da funerale, l’umorismo è l’ingrediente della santità. Riprendendo una citazione di Gigi Proietti: “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano, chi non sa ride mi insospettisce”.
La gioia è sentirsi amati, la tristezza è lo sguardo rivolto a sé stessi. È una questione di sguardi di solarità e di positività verso il mondo, contro tutti i pessimisti cronici. Nel libro parto da un’analisi odierna: “il languore”, l’anno 2021 e’ stato definito mancante di gioia. I poeti, gli artisti, i Santi , gli inventori, erano e sono drogati di entusiasmo, senza non si può fare niente.

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