I ragazzi denunciano gli spacciatori

Spaccio in pieno centro a Celano

Celano – Spacciavano droga ai giardinetti di Celano ma l’altra notte sono stati individuati e arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dell’Aquila, a conclusione di un’indagine iniziata nei mesi scorsi, coordinata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila.

Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti.  Come riportato dal Messaggero gli spacciatori, tutti magrebini, esercitavano la loro illecita attività all’interno dei giardini comunali di Celano attraverso cessioni di cocaina ma anche di haschish e marijuana verso un cospicuo numero di clienti compreso qualche minorenne.

Il Gip del tribunale di Avezzano ha emesso due arresti domiciliari nei confronti di Noureddine Bouam di anni 31, e di Hammadi Arouri di anni 57. Inoltre ha emesso l’obbligo di dimora a Celano nei confronti di Said Ezrouri di anni 26 e Ahmed Bouam, di anni 27 e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per i medesimi reati, nei confronti di Reddonane Abbaoui 26 anni. Sono assistiti dagli avvocati Mauro Ceci e Luca e Pasquale Motta.

L’operazione dei carabinieri ha permesso di smantellare un’attività illecita che si svolgeva all’interno dei giardini pubblici, nel centro storico, in prossimità della piazza e nei pressi delle scuole. I luoghi sono frequentati da numerose persone (adulti e giovani), anche da famiglie con bambini. L’indagine ha permesso di documentare lo spaccio attraverso una telecamera nascosta che ha permesso anche di individuare gli assuntori delle sostanze stupefacenti che sono stati tutti sentiti dagli inquirenti e hanno confermato l’acquisto della cocaina. Sono per lo più giovani studenti e qualcuno anche minorenne. Spesso gli spacciatori usavano l’accortezza di nascondere la sostanza tra la vegetazione o gli anfratti presenti nel giardino.

L’attività di vendita e consumo avveniva quotidianamente sin dalle prime ore del pomeriggio e fino a notte inoltrata ovvero fino alla chiusura dei giardini; le cessioni dello stupefacente, la preparazione degli spinelli ed il loro consumo si svolgevano in presenza anche di minorenni. Lo spaccio avveniva quindi a pochi passi dall’area giochi del giardino pubblico, luogo noto come ritrovo di famiglie. Complessivamente sono stati identificati giovani tra 18 e 20 anni dediti al consumo di tali sostanze.

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