Avezzano. Grande apprezzamento da parte del pubblico televisivo per il docufilm di Rai Storia su Giovanni Falcone andato in onda lunedì 22 maggio, in occasione dei 25 anni dalla strage di Capaci: Giovanni Falcone, c’era una volta a Palermo (di Alessandro Chiappetta, regia di Graziano Conversano).
Stando ad alcune considerazioni espresse sui social e siti Rai si notano considerazioni estremamente interessanti che lasciano intendere il grande interesse, mai perso dagli italiani, per “l’uomo Falcone”. Abbiamo visto il metodo investigativo (cosiddetto “Metodo Falcone”), le su capacità strategiche, simbolo della lotta contro la mafia e di legalità, che hanno fatto del giudice un “talento” apprezzato in tutto il mondo.
Anche i momenti dedicati alla ricostruzione, affidati all’attore Corrado Oddi nei panni del giudice hanno dato un valore aggiunto al tutto: vedere la figura di Falcone che cammina nel corridoio, di fianco alla finestra, leggermente col capo curvo, la borsa in una mano e lo sguardo quasi perduto tra terra e cielo, i momenti sull’aereo, comunque chiuso in un universo limitato ma non finito, perché vedeva oltre, la sua solitudine interiore, i momenti di lavoro con l’amico Borsellino (interpretato da Leonardo Campanella) ne hanno rivelato più che mai l’aspetto umano e quasi antieroico.
Un Falcone magistrato nell’esercizio delle sue funzioni, raccontato drammaticamente da coloro che hanno vissuto con lui lo storico periodo interpretato magnificamente nella sua malinconia, nella sua solitudine, nella sua amarezza. Un docufilm di grande ricostruzione storica con un forte stato d’animo. Sabato 27 maggio su Ra1 ore 23,15 ci sarà la replica.