Avezzano – Sfumano le nebbie attorno al Gal Terre Aquilane, dove l’assemblea dei soci, regolarmente riunita, ha rinnovato la governance confermando alla guida della società il Presidente uscente, Rocco Di Micco, evitando così l’assalto alla “diligenza” tentata illegalmente con la regia di Lorenzo Berardinetti Gianfranco Tedeschi ed Angelo Pierleoni. Il cerchio del ripristino della legalità al Gal Terre Aquilane è stato completato con la registrazione dell’atto alla Camera di Commercio, avvenuta nel giro di 24 ore a riprova della correttezza degli atti del 1 settembre scorso.
Una convocazione, quella del CdA del 3 agosto e della successiva assemblea del 31 agosto/1 settembre us già avviata in tempi non sospetti (con lettera inviata per pec e mail normale e tutti i soci) quando nemmeno si sapeva degli atti illeciti, falsi ed illegittimi orditi da Beradinetti, Tedeschi, Pierleoni, Carlini e C e sui quali indaga seriamente la Procura della Repubblica di Avezzano.
“Oggi al Gal Terre Aquilane”, afferma il Presidente Di Micco, “si riafferma il principio della legalità e del rispetto delle regole che qualche personaggio pensava di poter impunemente calpestare. Ora ripartiremo subito per cercare di recuperare il tempo perduto ed evitare la perdita di fondi importantissimi (3milioni600mila euro di finanziamenti Europei) per incentivare lo sviluppo turistico ed economico della nostra Marsica, mettendo ben in chiaro che per ogni euro perduto presenteremo il conto ai responsabili e ai mandanti di questo scellerato assalto che ha paralizzato il GAL Terre Aquilane per mesi”.
Nel frattempo il GAL Terre Aquilane si appresta a chiedere il dissequestro dei documenti e dell’a stanza di segreteria e amministrazione, nonché a velocizzare le procedure per l’arbitrato mirato all’annullamento dell’assemblea farsa ed inesistente del 21 luglio us e di tutti gli atti successivi perpetrati dagli ormai ex-finti-amministratori.
Il GAL Terre Aquilane, ovviamente, chiederà il risarcimento a tutti gli autori, mandanti e comparse, che hanno causato il blocco dell’attività della società procurando ingenti danni materiali e di immagine.
Con riferimento alla mancata concessione della sospensiva da parte del Giudice delle Imprese di L’Aquila, il GAL Terre Aquilane sta inoltrando in data odierna reclamo al Collegio del Tribunale stesso affinchè corregga l’ordinanza emessa, ingiusta e sbagliata, in palese contraddizione con le norme del codice civile: peraltro tale ordinanza è superata dall’assemblea del 1 settembre che ha rimesso le cose a posto.
Si ricorda che l’ordinanza del Giudice ha riguardato solo la richiesta di sospensiva e non il merito della questione che sarà invece affrontato dall’arbitrato.
Niente sconti, quindi, per gli autori della “scorribanda” al Gal Terre Aquilane messi finalmente fuori gioco dai soci “regolari”: nell’assemblea, infatti, oltre a eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gal, dove al fianco del Presidente Di Micco sono stati nominati Nino Garofali (vice-Presidente unico), Maria Di Genova, Flaviano Cosimati, Francesco D’Amore, Paolo Cotardo e Tiziana Buttari, i soci, in attuazione dello statuto, hanno votato all’unanimità l’espulsione dei soci in liquidazione da anni, ovvero la società SeGeMo s.r.l. di Morino e la Comunità Montana Montagna Marsicana con l’impegno ad aprire la società alla partecipazione azionaria dei Comuni Marsicani e di altre organizzazioni ed imprese. “Pronti a scrivere una nuova pagina per la crescita del territorio”, conclude Di Micco, “ma senza manovratori oscuri, né Padrini, né prevaricazioni di politicanti senza scrupoli, ma solo con l’ amore per la nostra terra”.