Il Governo è già al lavoro sulla nuova manovra finanziaria che prevede tante novità, tra le quali rientrano i fringe benefit.
La maggioranza sta pensando di prorogare la tassazione agevolata sui premi di produttività e detassare gli straordinari e le tredicesime. Inoltre si sta parlando della possibilità di alzare i limiti attualmente previsti per i fringe benefit, cioè beni o servizi che l’azienda offre ai suoi dipendenti al di fuori della normale retribuzione. I fringe benefit negli ultimi tempi hanno rappresentato un valido ed efficiente strumento di welfare aziendale, che migliora in modo significativo la qualità della vita del collaboratore.
Hanno assunto un ruolo sempre più centrale poiché le aziende hanno capito l’importanza delle politiche di welfare aziendale, che valorizzano il dipendente e ne migliorano la produttività, soprattutto in un periodo di forte inflazione.
Sono tanti gli esempi di fringe benefit a partire dai buoni pasto, che consentono ai dipendenti di consumare i loro pasti preferiti, come e dove vogliono, nei ristoranti così come a casa con i servizi di delivery food. Oppure ci sono i buoni acquisto, grazie ai quali i collaboratori possono acquistare online o nei negozi fisici prodotti di loro gradimento.
E ancora ci sono le auto aziendali e i cellulari aziendali, da utilizzare tranquillamente anche nel tempo libero e non necessariamente durante gli orari di lavoro. E poi si possono elencare tanti altri esempi come le polizze assicurative, gli alloggi aziendali, i servizi di assistenza sanitaria e di prestiti.
Si tratta in ogni caso di forme di welfare aziendale, che restano comunque a discrezione dell’azienda, capaci di migliorare la qualità della vita dei dipendenti e che vengono tassati solo al superamento di determinate soglie. Il discorso è molto più ampio, quindi chi vuole approfondire può leggere l’articolo interamente dedicato ai fringe benefit per avere una conoscenza a tutto tondo dell’argomento.
Veniamo adesso alle possibili novità sui fringe benefit, il cui limite massimo è di 3.000 euro per i dipendenti con figli e di 258,23 euro per tutti gli altri, ma che potrebbe cambiare dopo la nuova Legge di Bilancio.
Il Governo Meloni sta valutando la possibilità di portare a 1.000 euro la soglia minima per tutti i dipendenti. Un’altra opzione che si sta vagliando è quella di innalzare il limite a 660 euro a figlio, per massimo 3 figli. In questo modo si arriverebbe ad un limite di quasi 3.000 euro per i collaboratori che hanno 3 figli a carico.
In ogni caso allo stato attuale delle cose si tratta solo di ipotesi poiché come ha sottolineato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e come ribadito più volte dalla stessa Meloni, bisogna fare i conti con le casse asfittiche dello Stato dal momento che le manovre previste, più la detassazione dei premi di produttività, richiederebbero una spesa di circa 2 miliardi di euro.