Il presidente della Regione, Marco Marsilio
“L’Abruzzo perde una delle sue figure più autorevoli e rispettate. A nome mio e della giunta regionale esprimo il cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, politico e sindacalista che ha svolto la sua attività raggiungendo i massimi livelli istituzionali prestando sempre particolare attenzione alla sua terra d’origine”.
L’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris.
“Franco Marini è stato un riferimento centrale per la vita politica e sindacale della nostra provincia, della regione, dell’Italia intera. Con tenacia, caparbietà e uno sconfinato senso delle istituzioni è riuscito a ricoprire ruoli di assoluto rilievo nel panorama nazionale: segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo, fino ad aver sfiorato l’elezione al Quirinale che avrebbe reso giustizia alla sua intera esperienza politica, sindacale, sociale, culturale. Marini rappresenterà sempre un modello di integrità, libertà, attaccamento ai valori democratici più profondi. La sua battaglia per l’equità sociale, durata una vita intera, dovrà essere monito per tutte le classi dirigenti. Il legame con la sua terra e le sue origini ci restituiscono il senso di una abruzzesità vera e profonda, quasi iconografica: uno stimolo per tutti a tenere sempre in estrema considerazione la tutela della nostra regione”. Lo dichiara
Cordoglio del Consiglio Provinciale dell’Aquila per la scomparsa di Franco Marini
Il Consiglio della Provincia dell’Aquila esprime cordoglio per la scomparsa di Franco Marini. Originario di San Pio delle Camere, piccolo comune della nostra Provincia. È stato segretario generale della CISL, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. Purtroppo a inizio gennaio 2021 ha contratto il virus COVID-19 e, ricoverato all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, la situazione sembrava risolta ma dopo alcuni giorni è stato nuovamente ricoverato nella clinica Villa Mafalda di Roma dove, questa mattina, è deceduto.
“Ho incontrato il Presidente, Franco Marini, circa due anni fa durante un incontro promosso a Navelli (Aq) – dichiara il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso -, e in quell’occasione abbiamo parlato a lungo del ruolo delle province e le problematiche legate alla riforma Delrio ma abbiamo altresì affrontato le difficoltà della crisi economica e il rilancio delle aree interne. Conservo il ricordo di una persona profondamente legata al proprio territorio e a questa provincia con tante idee e progetti da realizzare. L’Abruzzo e la Provincia dell’Aquila perde una delle figure più rappresentative del panorama politico nazionale e internazionale ma lascia anche insegnamenti e un’eredità importante da tramandare alle future generazioni”.
Luciano D’Alfonso Presidente della 6ª Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica
Franco Marini entra nella memoria collettiva di tutti gli Italiani!
Ho conosciuto Franco Marini nel settembre del 1989 a Saint Vincent, durante l’appuntamento annuale di Forze Nuove, organizzato da Carlo Donat Cattin.
Presentammo Franco Marini in Abruzzo per una stagione politica segnata dalle idee e dal riformismo realizzatore, con alcuni abruzzesi combattivi, perché capaci di capire i segni dei tempi nuovi, che vale la pena ricordare individualmente, poiché loro hanno saputo aiutarlo!
Massimo Cipollone di Lanciano, Enrico Cherubini di L’Aquila, Michelangelo Ciancaglini di Chieti e non solo, Pietro Iacobitti della Cisl, Raimondo Pascale di San Salvo, Luigi Fusco della Cisl, Luigi di Giamberardino della Cisl, Franco Zugaro di Pescara, Guerino Maione di Vicoli e alcuni altri.
Loro hanno permesso all’Abruzzo di accogliere Franco Marini politico.
Nel ‘91 facemmo un convegno nazionale a Pescara sul tema “Statuti Comunali? il ritorno del cittadino”. Ricordo ancora la partecipazione popolare straordinaria, incontenibile.
Tra gli altri, voglio riportare la presenza competentissima del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Industria del tempo, Goffredo Zaccardi.
Franco Marini tenne le conclusioni e sancimmo così l’inizio della sua presenza politica in Abruzzo.
La sera del convegno andammo tutti alle falde della Majella pescarese, presso il Ristorante la Noce. Marini non eguagliò Remo Gaspari sul piano realizzativo, ma consegnò porzioni rilevanti di protagonismo istituzionale a tanti giovani amministratori di allora. Personalmente cominciai allora ad imparare l’arte del “tiro alla fune” con i Poteri dello Stato, per portare a casa soluzioni e risoluzioni. Iniziammo allora ad assumere ruoli crescenti nella Pubblica Amministrazione, imparandone il dialetto, apprendendone i segreti, facendo luce sulle pigrizie, conoscendone le emergenze, studiando le priorità da affrontare. Franco Marini non è stato mai nasconditore delle sue relazioni importantissime, intervenute anche per la sua vita precedente di Segretario Generale di un Sindacato riformista, ma ha sempre coltivato la condivisione e l’educativa attività della “intruduzione accreditante” dei volenterosi e dei premurosi, che sul territorio realizzavano la decisione pubblica. Mi ricordo la piena disponibilità del suo Ufficio Politico nazionale a favore di tutte le nostre istanze.
Franco Marini aveva due coordinate fondamentali.
La Dottrina Sociale della Chiesa, a dimostrazione che il mercato senza il ruolo regolatore e distributore dello Stato non è capace di insediare la Comunità delle Persone, titolari di diritti, doveri e dignità.
La Democrazia Italiana è un cammino continuo, difficile, che va aiutato dallo sforzo di tutti, assumendo la Politica come la sorgente delle iniziative per il futuro. La gestione del potere, senza le idee innovative, senza la cintura del dubbio, senza la capienza politica per il Futuro, porta all’esaurimento della Democrazia.
Aveva grandissimo rispetto per il dettato costituzionale riguardante la funzione nazionale dei Partiti Politici.
Franco Marini con il suo viaggio verso le terre della pace eterna ci ricorda che la decisione pubblica ha bisogno di patrimonio riflessivo, di attrezzatura esperienziale, di bagagli conoscitivi per coltivare la congiunzione tra la parte e l’intero, tra ciò che appare oggi e ciò che serve domani.
Franco grazie per come hai accompagnato l’Abruzzo e coniugato al singolare i poteri dell’Italia e le ambizioni dei territori abruzzesi.
Stringo la mano ai tuoi famigliari e ai tuoi numerosissimi amici, presenti ovunque il cattolicesimo democratico abbia generato attività.
Silvio Berlusconi
Con Franco Marini scompare un protagonista della vita democratica, delle istituzioni, del mondo del lavoro. Ne ho sempre ammirato la determinazione, la tempra ma anche il buon senso e l’equilibrio manifestato in ogni circostanza. Pur militando in un campo diverso dal nostro non l’ho mai considerato davvero un avversario, quanto piuttosto un interlocutore con il quale ragionare in modo costruttivo nell’interesse generale del Paese. Mentre l’Italia attraversa un momento così difficile, proprio a causa della tragica malattia della quale lo stesso Marini è stato vittima, un momento che richiede l’unità della Nazione e il concorso delle migliori energie del Paese, mancheranno il suo equilibrio, il suo senso delle istituzioni, la sua passione politica lucida e priva di faziosità
Stefania Pezzopane Deputata presso Camera dei deputati
Franco Marini, grande intelligenza, ci porteremo dietro i suoi insegnamenti
“Era andato via giovanissimo dalla sua terra amatissima, da San Pio delle Camere in Provincia dell’Aquila per cercare lavoro e futuro nella capitale. La sua intelligenza e la sua tenacia lo hanno portato a successi e traguardi incredibili. Sindacalista ha lottato per i diritti dei lavoratori e da parlamentare, ministro del lavoro e Presidente del senato è sempre stato un promotore di modernità e di libertà. Non ha mai dimenticato la sua terra, a cui era legato da una forza antica. Vicino ai lavoratori e agli amministratori, orgoglioso alpino sempre in marcia per le strade d’Abruzzo. Lui guardava sempre oltre, giovane nei suoi 87 anni. Avevo gioito perché aveva superato anche il COVID ed ora piango invece la sua perdita. Addio, caro Franco, riposa in pace tra gli angeli. Qui noi tutti ti vogliamo un gran bene e serberemo un ricordo perenne dei tuoi insegnamenti. Una bruttissima notizia, la morte del Presidente Franco Marini mi addolora e colpisce tutti noi. Un grande italiano, un abruzzese di valore. Franco ti vogliamo bene, riposa in pace.
Mimmo Srour, coordinatore regionale di ‘Idea-Cambiamo’
“Scompare con Franco Marini un grande uomo, forse l’ultimo di una generazione che sapeva cosa sia la politica e cosa siano le istituzioni”. Lo dichiara Mimmo Srour, coordinatore regionale di ‘Idea-Cambiamo’. “Protagonista della vita pubblica – prosegue -, prima nel sindacato, poi in un impegno che lo ha portato ai vertici dello Stato con una traiettoria altalenante tra riconoscimenti ricevuti e amarezze subìte, vissuti gli uni e le altre conservando la medesima passione. Non ha mai dimenticato il suo essere abruzzese, non ha mai reciso il legame con il territorio e le sue tradizioni che ha trasfuso in maniera così pregnante nella dimensione nazionale da essere uno dei pochi statisti dei quali in ogni angolo d’Italia sia nota la provenienza geografica. Uomini come lui mancheranno, oggi più che mai. Per la sua scomparsa – conclude Srour – esprimo il cordoglio mio personale e di ‘Idea-Cambiamo’ Abruzzo, e vicinanza ai suoi familiari”. Parole di cordoglio anche da Daniele D’Angelo, consigliere di ‘Cambiamo’ al Comune dell’Aquila: “Il presidente Franco Marini – dichiara D’Angelo – è stato e continuerà ad essere per le generazioni più giovani un esempio di passione politica, di senso istituzionale e di attaccamento al territorio. La dimostrazione di come si possa raggiungere posizioni di vertice senza dimenticare le proprie radici. Cordoglio e vicinanza ai suoi familiari”.
Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi
esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, ex presidente del Senato e storico dirigente sindacale abruzzese, protagonista di alcuni dei più significativi passaggi nelle relazioni sindacali e nella evoluzione della contrattualistica nel settore pubblico come in quello privato. Un uomo pubblico consapevole del ruolo della libera informazione e profondamente rispettoso del lavoro dei giornalisti. Alla famiglia Marini e alla più vasta comunità della Cisl, le più sentite condoglianze del Sindacato Giornalisti Abruzzesi.
Mauro Rai, presidente onorario dell’Associazione culturale Il Liri
La scomparsa di Franco Marini ha destato profonda tristezza anche nella Marsica, dove l’ex presidente del Senato aveva iniziato la sua carriera di sindacalista ai tempi delle lotte contadine e della Riforma agraria del Fucino.
Il gen. Mauro Rai, presidente onorario dell’associazione culturale “Il Liri” di Canistro, lo ricorda così: “Siamo profondamente dispiaciuti per la scomparsa di Franco Marini, uomo colto e saggio, forte nel fisico e nell’animo. Che però nulla ha potuto contro il coronavirus, rivelatosi purtroppo silente, invincibile, spietato.
Marini era amico della Marsica e della Valle Roveto, memorabili le sue battaglie di riscatto e di progresso intraprese a favore delle popolazioni di questi territori, nel corso dei suoi intensi 40 anni di militanza nel sindacato e nella politica ad alto livello. Recentemente, assieme ai consiglieri dell’associazione “Il Liri” , aveva abbracciato con passione la causa per l’assegnazione della medaglia d’oro al merito civile, ai fratelli Mario e Bruno Durante di Meta di Civitella Roveto, trucidati dai tedeschi, perchè impegnati nella Resistenza. Marini si rivolse al presidente della Repubblica dell’epoca Giorgio Napolitano, sostenendo con forza l’iniziativa intrapresa dall’associazione “Il Liri” e l’Anpi, accelerando così i tempi del riconoscimento. E anche per questa sua ulteriore manifestazione d’affetto nei confronti della gente della Valle Roveto, l’associazione “Il Liri” gli aveva conferito la carica di socio onorario. Grazie amico Franco per tutto quello che hai fatto per noi”.