Euro in calo sui mercati internazionali a 1,1735 dollari. Prosegue il consolidamento del biglietto verde dopo che gli investitori hanno accolto positivamente la conclusione dello storico vertice a Singapore fra il Presidente USA Donald Trump e il nordcoreano Kim Jong Un, con la promessa di trovare una intesa per la denuclearizzazione della penisola asiatica. I dubbi però permangono e influiscono sull’andamento delle valute sui mercati forex.
Dollaro si rafforza sui mercati
Prosegue il buon momento per il dollaro, in rafforzamento nei confronti delle principali valute. Sul sito trendvincente.com notiamo che il cambio USD/JPY è aumentato a 110,27 dopo aver toccato nella notte i massimi degli ultimi venti giorni.
Il mercato ha accolto inizialmente positivamente le dichiarazioni di Donald Trump sull’imminente processo di denuclearizzazione della penisola coreana, con lo stesso presidente Usa evidenziare di aver trovato una buona intesa con Kim.
La moneta unica resta invece ancora debole anche se l’annuncio ufficiale che l’Italia non lascerà l’Unione Europea ha rassicurato i mercati, permettendo all’euro di rafforzarsi dai minimi di giornata.
Il consolidamento dell’euro è stato anche supportato dalle decisioni che saranno prese dal vertice della BCE di giovedì, dal quale si attende una riduzione del programma di acquisti.
Nel frattempo i mercati finanziari sono focalizzati sul vertice di questa sera della Federal Reserve. Previsto un nuovo aumento dei tassi di interesse.
Al momento l’indice del dollaro USA sale dello 0,05 per cento a 93,88.
Vertice Usa-Corea del Nord, dubbi
I due leader hanno firmato un accordo definito storico ma in concreto non si sa ancora nulla su ciò che farà la Corea del Nord con riguardo alla denuclearizzazione e che cosa in cambio riceverà dagli Stati Uniti.
Una parte degli analisti non si fida infatti delle dichiarazioni dei due leader, soprattutto perché si tratta di personaggi che in passato hanno spesso cambiato le carte in tavola a proprio piacimento. L’impresa, in altre parole, non sarà delle più facili.
Un sentiment che gradualmente però è andato diffondendosi sui mercati e il dollaro, dopo l’euforia delle ore precedenti, ieri ha stornato quanto guadagnato precedentemente, con il cambio EUR/USD risalito sopra quota 1,18.
Nelle ultime ore però il biglietto verde ha ripreso a correre, probabilmente sostenuto dalla imminente riunione della FED, con la coppia EUR/USD alla chiusura della Borsa americana scambiata in calo dello 0,3 per cento a 1,1745 dopo essersi spinta fino a 1,1708.
Euro sempre debole a 0,8784 sulla Sterlina Inglese e in calo dello 0,02 per cento a 129,64 sullo Yen Giapponese.