Avezzano – La dipendente di una società che si occupava di notificare pagamenti per conto dell’ente incaricato alla riscossione, una avezzanese di 43 anni, è stata condannata dal giudice del Tribunale di Avezzano ad un anno e sette mesi, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno alle parti civili, per falsità materiale e ideologica commesse da un pubblico ufficiale.
I fatti risalgono agli anni tra il 2007 e il 2008. La donna, anzichè notificare i pagamenti, li distruggeva attestando di averli consegnati oppure di aver ricevuto un mancato ritiro. I destinatari si sono così ritrovati a dover pagare cifre esorbitanti a causa di more e multe che arrivavano per cartelle esattoriali mai saldate. In alcuni casi si sono registrati anche fermi amministrativi o pignoramenti.
Le indagini erano state avviate dopo la denuncia di alcuni destinatari. In un caso l’imputata è stata assolta perché il fatto non sussiste mentre in un altro il reato si è prescritto.
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