Avezzano – Si è svolta per l’intera giornata di giovedì 11 novembre, presso la sala “Picchi” del Palazzo ex Arssa, la VI Tavola Rotonda di Etnomusicologia organizzata dalla Pro Loco di Avezzano in sinergia con il Centro Studi Marsicani. L’evento, molto seguito anche in streaming, rappresenta ormai un consolidato consesso di studi scientifici su tematiche di grande rilievo locale e regionale, che si svolge nel segno della continuità con le giornate di studio tenacemente volute e organizzate dall’indimenticabile Gianluca Tarquinio, che ha lasciato un’eredità di fondamentale importanza per la cultura etnoantropologica del nostro territorio.
L’argomento della Tavola Rotonda era relativo alle ricerche sui riti canori e coreutici caratterizzanti il Sacro Triduo abruzzese il pomeriggio del Venerdì Santo.
Preceduti da un toccante brano musicale eseguito da Serena Occhiuzzi al flauto e da Luigi Sfirri alla chitarra, ex alunni del prof. Tarquinio, i saluti istituzionali, introdotti dalla presentazione di Gioia Chiostri, sono stati portati da Mario Quaglieri, in rappresentanza della Regione Abruzzo, da Gianluca Alfonsi, per la Provincia dell’Aquila, e da Nello Simonelli, presidente della Commissione Cultura del Comune di Avezzano.
Rilevante e significativa la presenza degli studenti del Liceo Artistico “Vincenzo Bellisario” di Avezzano.
L’intervento introduttivo, sulla figura di uno dei Padri delle moderne scienze antropologiche, Alberto Cirese, nato e cresciuto ad Avezzano, è stato tenuto da Ilio Leonio, che ha tratteggiato una sintetica biografia culturale e rilevato alcuni aspetti fondamentali del pensiero di Cirese, sul piano epistemologico e nel campo degli studi etnomusicologici.
Paola Besutti, Presidente del corso di laurea in Discipline delle arti della musica e dello spettacolo (DAMS) dell’Università di Teramo ha trattato, con straordinaria e meticolosa competenza, delle fonti, delle pratiche e dei modelli compositivi del “Miserere” in area meridionale.
Domenico Di Virgilio, fondatore e presidente dell’A.E.L.M.A. (Archivio Etnolinguistico Musicale Abruzzese), ha proposto la visione di alcuni riti processionali del nostro territorio e l’ascolto di alcuni canti suggestivi del Venerdì Santo, incantando il pubblico presente.
Diana De Francesco, musicologa e vice presidente dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, ha trattato con notevole perizia le varie produzioni ed elaborazioni del “Miserere” in area Ortonese.
Francesca Piccone, musicologa, responsabile scientifico della Giornata di Sudi e direttore della “Collana di culture musicali e arti performative per l’Abruzzo e il Centro Sud” dell’editrice Kirke, ha posto in rilievo, con dovizia di dati e riferimenti storici e documentali, le pratiche relative al triduo pasquale, rilevabili dalle fonti dell’Archivio diocesano dei Marsi.
Nel pomeriggio, dopo la presentazione della “Collana di culture musicali e arti performative per l’Abruzzo e il Centro Sud” della casa editrice Kirke, e della call for papers 2022, da parte dell’editore Antonio Socciarelli e del comitato scientifico, c’è stata una sequenza di tre interessantissimi interventi.
Carlo Di Silvestre, docente di etnomusicologia al Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila e autore di più di venti pubblicazioni sulla musica tradizionale abruzzese, ha proposto all’attenzione del pubblico una interessante e affascinante rassegna di canti e di sacre rappresentazioni de “la Sanda Passijò”.
Un tema molto interessante è stato trattato da Pasquale Di Giannantonio, giovane etnomusicologo abruzzese, che ha rilevato un fenomeno molto raro in area meridionale, relativo al protagonismo esclusivo delle donne nei canti e nei riti del Venerdì Santo a Cansano (AQ).
Gli aspetti coreutici, riguardanti movenze penitenziali e consolatorie, nei giorni della Passione, e danze di rinascita, ludiche e giubilanti, dopo la Resurrezione, sono stati evidenziati in maniera ampia, affabile e competente da Giuseppe Michele Gala, etnocoreologo, fondatore dell’Associazione Culturale “Taranta” di Firenze, dell’Archivio di Documentazione Etnocoreutica e di “Choreola”, rivista di studi sulla danza popolare italiana.
La giornata si è conclusa con la partecipazione straordinaria e davvero avvincente dei cantori del Venerdì Santo di Scurcola Marsicana, preceduti da una sintetica introduzione di Giuseppe Morzilli e Gianmarco Di Cosimo, e dalla presentazione dei Canti della Passione a Capistrello, da parte di Angelo Fracassi e Carmina Palleschi.
La tirannia dei tempi ha purtroppo sacrificato l’ultima parte, concernente i canti rituali presentati dai cantori di Scurcola Marsicana e dalle “cantantesse” di Capistrello. Questa circostanza, comunque, è stata colta come opportunità per riproporre, in una prossima occasione, con spazi e tempi adeguati, la presentazione di canti, la cui dimensione espressiva è di inestimabile pregio artistico e folklorico.