Avezzano. Tanti nastrini rosa per tracciare il percorso per chi non lo conosceva. Tanti sorrisi, proprio come avrebbe voluto lei, momenti di raccoglimento e preghiere. Il tutto in montagna, la sua grande passione, sui sentieri storici di Celano, la sua città d’origine.
Lucia Pierleoni, la giovane morta prematuramente in un incidente stradale sulla ex Superstrada del Liri, il 22 luglio avrebbe compiuto 30 anni. La sera prima della sua morte aveva passato una serata insieme alla sua comitiva e a loro aveva confidato di voler fare una grande festa, in una giornata in cui avrebbe voluto fare tutto quello che le piaceva. Andare in montagna, fare una passeggiata a cavallo e poi una cena, tutti insieme. Come sempre.
E proprio loro, i suoi amici, questa cosa non l’hanno dimenticata. Lei non c’è più, ma loro hanno organizzato “proprio con i suoi ritmi”, una giornata di eventi, a cui ha partecipato anche il fratello, Venanzio e i suoi genitori. Che non hanno fatto mancare ai partecipanti dei punti di ristoro.
A Celano sono arrivati amici da Latina, dove lavorava Pierleoni, da Roma, sono arrivati gli amici storici e quelli dell’università. Tutti insieme si sono fermati per una foto di gruppo in località Casca l’acqua e poi sono saliti su, fino a quella prima Croce, dove un tempo sorgeva la vecchia Celano.
Chi non era del posto ha faticato un po’ di più a salire, c’è chi si tirato su la maglia, dove era stata stampata la data e dove c’era scritto “continua sempre a sorridere”. Così, tutto… come Lucia avrebbe voluto nel giorno dei suoi 30 anni.
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