‘Che fare’, chiusa la seconda convocazione. In programma un nuovo incontro in Marsica

Gli autoconvocati del centrosinistra contano di portare un manifesto  politico che definisca valori, priorità e, che fare
‘Che fare’
‘Che fare’

Buona anche la seconda, questo il sentimento diffuso l’altro ieri, 3 dicembre, al termine della seconda autoconvocazione del  centrosinistra all’Aquila. Poco più di una cinquantina di simpatizzanti, fra questi, molti rappresentati dei  comuni, oltre che militanti e simpatizzanti di area. Un buon risultato alla luce delle altre iniziative politiche  che erano state organizzate in città. 

Nel pomeriggio infatti, oltre alla assemblea autoconvocata del centro sinistra, hanno avuto luogo altri  eventi come la reunion di Azione, con Carlo Calenda, in città a presentare il suo libro, e l’assemblea  cittadina del Pd che proponeva la candidatura del nuovo presidente dei circoli. 

Il percorso di costruzione della rete continua speditamente su tutta la provincia aquilana con il chiaro  obiettivo di offrire un’alternativa credibile a un’ampia fascia di elettorato che oggi non si sente più  rappresentato dalle liturgie affabulatorie dei professionisti della politica che guardano esclusivamente alle  carriere personali. Questa la sintesi di alcuni commenti ascoltati a margine dell’assemblea 

La riunione è sembrata, a tratti, uno sfogatoio che ha dato la stura a molte dichiarazioni, a volte sopra le  righe, che sostanzialmente hanno certificato il cattivo stato di salute del centrosinistra, in particolare del PD  provinciale e aquilano ma gli organizzatori avevano messo in conto che all’Aquila ciò sarebbe potuto  accadere. 

La prossima tappa sarà quella in Marsica, che dovrebbe tenersi nel nuovo anno, probabilmente la seconda  metà di gennaio.
Gli organizzatori del movimento CHE FARE! contano di portare in quella occasione, una  bozza di documento che rappresenti la piattaforma di discussione sulla quale incardinare un manifesto  politico che definisca valori, priorità e, che fare, appunto, per provare a ridare un senso alla partecipazione  di molti che sentono ancora di poter dare tanto alla causa del riformismo progressista.

Comunicato stampa

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