Avezzano – “Un comportamento esemplare. Un senso dello Stato verso il quale non si può far altro che complimentarsi. Un delinquente in meno nella società ma soprattutto la dimostrazione che la migliore forma di educazione non è fare discorsi di mille parole ma semplicemente dare l’esempio”.
E’ questo il commento che il Consigliere regionale Leandro Bracco ha reso noto riguardo un fatto di cronaca accaduto pochi giorni fa ad Avezzano quando un imprenditore, nonostante la minaccia di un estorsore che esigeva una cospicua somma di denaro in assenza della quale avrebbe riversato la propria violenza ai danni del figlio dell’imprenditore medesimo, ha deciso di rivolgersi alle Forze dell’ordine facendo di conseguenza scattare le manette per il malvivente. “Mai come nel contesto contemporaneo – rileva l’esponente di Sinistra Italiana – comportamenti fulgidi come quello di cui si è reso protagonista il commerciante marsicano sono semi importantissimi da disseminare in un tessuto sociale che purtroppo appare sempre più sfilacciato. Il plauso che va all’imprenditore avezzanese è doppio – evidenzia Bracco – in quanto l’estorsore, per abbattere la resistenza soprattutto morale del commerciante, aveva addirittura minacciato di sfregiare il figlio minorenne dell’imprenditore. Proprio l’imprenditore però non si è lasciato per nulla intimidire e dopo essersi rivolto alla professionalità dei Carabinieri, ha permesso a questi, dopo indagini e appostamenti, di avere contezza dell’identità del delinquente e di trarlo in arresto”.
“Al di là del fatto seppur importantissimo che adesso l’attività malavitosa del 34enne estorsore è sostanzialmente morta in culla – sottolinea il Consigliere regionale – il messaggio che è stato trasmesso alla collettività dal coraggioso imprenditore marsicano ha una rilevanza di primo piano: mai piegarsi alla violenza della criminalità ma anzi affidarsi sempre alla giustizia e al senso dello Stato di coloro i quali, come lavoro, hanno scelto di servire le Istituzioni”. “Nuovamente congratulazioni al commerciante avezzanese. Il suo gesto – conclude Leandro Bracco – è stata una luce vivida in un contesto sociale dentro il quale, troppo spesso, le ombre e le tinte fosche hanno purtroppo la prevalenza”.