Avezzano – Un semplice fermo di un giovane ha portato i Carabinieri a smantellare una rete di spaccio che partiva da un magrebino domiciliato ad Avezzano e si estendeva fino a L’Aquila.
A conclusione delle indagini, nell’ambito dell’operazione “Periferie sicure” per la quale sono arrivati in provincia dell’Aquila anche militari del Reggimento Lazio, sono stati arrestati un 50enne dell’Aquila, C.D., e un 35enne marocchino non in regola con il permesso di soggiorno, E.H.F., quest’ultimo considerato il “grossista” dello stupefacente.
Il tutto è partito da una serie di controlli nelle frazioni di Paganica, Tempera, Monticchio e San Gregorio, e nella zona del casello autostradale dell’Aquila Est e, appunto, dal fermo del ragazzo, che è stato denunciato.
Il 50enne, invece, occultate in vari ambienti della propria abitazione, deteneva 10 grammi di cocaina, 2 di hashish, materiale vario per il confezionamento di singole dosi ed un bilancino di precisione risultato intriso di sostanza stupefacente.
Il magrebino, con numerosi precedenti specifici, aveva accuratemene occultato in casa 263 grammi di hashish e 50 grammi di cocaina, nonché la somma di 290 euro ritenuta provento dello spaccio.
Nell’ambito dell’operazione “Periferie sicure” – informa una nota dell’Arma – sono sinora 9 le persone deferite in stato di libertà per vari reati, che vanno dalla guida sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti, al furto aggravato, alle lesioni personali.
Sono oltre 100 le persone controllate e 3 le auto sequestrate. Diversi gli esercizi pubblici di sale giochi e bar controllati.