Appunti di demografia storica: il registro della popolazione del 1865

Testi tratti da il foglio di lumen
(Testi a cura del Dott. Michele Sciò)

Il registro della popolazione di Rocca di Botte, come abbiamo avuto occasione di dire (1), è conservato nell’archivio comunale di Pereto. Si compone di 178 fogli di famiglia di cui uno solo, il primo, è mutilo per metà (2). La numerazione progressiva di questi presenta due errori: il numero 51 è ripetuto due volte (51 e 51 bis) mentre il 75 manca, dal foglio 74 si passa al 76; non c’è sottrazione di materiale cartaceo quindi si tratta di una semplice svista dello scrivano. L’elenco è fornito di un indice datato 5 ottobre 1865 composto da due fogli volanti. All’interno del volume (3) si riconoscono due calligrafie, la prima è più rappresentata mentre la seconda si limita ai fogli 3144. I dati riportati non sono sempre precisi, ed è facile osservare un mancato aggiornamento degli stessi.

La legge prevedeva una revisione annuale che nella realtà non fu fatta se non sporadicamente (4); le annotazioni successive alla compilazione sono pochissime e la più recente risale al 1870 (v. foglio 30). Altri errori sono sicuramente celati nel luogo di nascita di alcune persone, ad esempio Rosa Maccafani fu Giannangelo, sposa di Andrea Santetti, si dice nata a Rocca di Botte (v. foglio 83) mentre è nata a Pereto il 26.5 1827 (5), lo stesso si dice di Teresa Sciò (v. foglio 14), nata sempre a Pereto il 5.5.1828 (6). Le lacune sui luoghi di nascita non ci permettono di valutare correttamente la provenienza di molte famiglie, soprattutto quelle citate nell’elenco una o due volte; quelle che probabilmente fanno parte di una immigrazione recente, se facciamo il confronto con gli analoghi registri del comune di Pereto.

Le professioni maggiormente presenti sono quelle di contadino e filatrice ma, fatto curioso, figura anche un discreto gruppo di artigiani: calzolai, arcari, car pentieri, muratori, ferrari, falegnami, un caffettiere, un tessitore e un pignattaro. C’è qualche professionista (medico) e un piccolo gruppo di possidenti e proprietari. Una attività particolare è quella del lavorante di campagna, vale a dire quei capi famiglia (7) che ogni stagione andavano a lavorare nella Campagna Romana portandosi dietro tutti i congiunti (8).

La toponomastica citata è diversa dall’attuale, così per orientarci diamo le seguenti corrispondenze: via Colle = via Volturno; via la Valle = strada comunale per Cervara di Roma (RM); piazza Sciarra = via dei Caduti; via Torretta = via Trieste; via Vignali = via Roma; via Filaro = Case demolite (si ringrazia Silvana Battisti e Giorgio Ferretti per le indicazioni fornite nella corrispondenza tra vecchia e nuova toponomastica). Nella tabella precedente, dove abbiamo sintetizzato i dati del registro, vediamo come le famiglie si distribuiscono nel contesto urbano di Rocca di Botte; il casato dei Bonanni, sicuramente il più antico del paese è presente un po’ ovunque, seguito dai Di Paolo, dai Napoleone, dai Sciamanna, dai Tozzi e da altri sempre meno rappresentativi. Via Filaro, la Piazza e via la Valle sono i distretti urbani più popolati.


NOTE

1) Per la descrizione di questi registri e per i presupposti legislativi che li hanno originati si veda M. SCIÒ, Appunti di demografia storica: i registri della popolazione di Pereto (sec. XIX), in il foglio di Lumen, 4 (2002), pp. 1620.
2) Manca la metà sinistra dove erano scritti i nomi; dall’indice generale si ricavano le generalità del capo famiglia: Bonanni Giovan Lazzaro fu Lucantonio. Il volume termina con 4 fogli di famiglia bianchi di cui l’ultimo è mancante della metà destra.

3) Le misure sono 455×315 mm e manca la copertina.

4) Queste carenze sono lamentate ancora nel 1899 dal regio commissario del comune di Pereto, il tenente colonnello Luigi Mocchi, nella relazione stilata alla fine del suo incarico, v. Archivio di Stato di L’Aquila, Prefettura, Serie II, Affari Speciali dei Comuni, VII versamento, b. 387, pp. 2021 della relazione a stampa.

5) Archivio Comune di Pereto, Nascite 18261845, anno 1827, atto di nascita n. 18.

6) La data di nascita è documentata ibidem, anno 1828, atto di nascita n. 22. Nel registro è indicato 9 maggio 1829.

7) Complessivamente sono segnalate 9 famiglie: Tarquini, Bonanni, Brusciotti, Ferrari, Di Paolo, Ferrone, Di Pasquale Domenico, Antonio e Pietro.

8) Si veda G. ROSSI, L’Agro di Roma tra ‘500 e ‘800. Condizioni di vita e lavoro, Roma 1985; in particolare per Rocca di Botte le pp. 141 e 168. La presenza di stagionali è documentata fin dagli inizi dell’Ottocento e prima ancora da gente di Camerata Nuova (allora Vecchia).

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