Avezzano. Riceviamo e pubblichiamo. Lavoro. Lotta alla disoccupazione. Temi da sempre caldi, ancor di più nella realtà attuale, dove il lavoro in troppi casi non è più un diritto/dovere del cittadino, ma una fortuna da tenersi stretta, spesso piegandosi a compromessi poco dignitosi, una concessione usata anche come merce di scambio.L’emergenza occupazionale nella Marsica non riguarda solo i giovani, che hanno perso le prospettive di una collocazione nel proprio territorio, ma anche una generazione di uomini e donne “rottamata”, con un gran bagaglio professionale e spirito di squadra, ancora giovane per poter ipotizzare di andare ai giardinetti.
Di questo parla Alessandra Baldassarre, candidata alle prossime amministrative di Avezzano al fianco del candidato sindaco Leonardo Casciere: “C’è una realtà, nella crisi sociale marsicana, che non è solo quella della disoccupazione dei giovani, nell’attesa di un lavoro o ingabbiati nella prigione del precariato a vita, ma anche quella di centinaia di vite di lavoratrici e lavoratori che, passati da una perdita ad una sconfitta, si ritrovano tra i cinquanta ed i sessanta anni senza più un lavoro. Nemmeno il magro privilegio dell’età. Anzi, arrivati a quella soglia, che altrimenti dovrebbe essere produttiva, si sentono dire:“sei troppo vecchio per trovare un lavoro, troppo giovane per andare in pensione”.
Il risultato e` che “figli e genitori, ventenni e cinquantenni, si stanno per sbranare sullo stesso terreno, la ricerca di un posto di lavoro. Per fortuna ancora resiste la generazione sopravvissuta alla guerra, gli ottantenni, la cui pensione sta diventando l’unico reddito certo per molte famiglie”.
A tutto ciò si aggiunge l’ormai tristemente famoso tema degli esodati: “L’attuale legislazione previdenziale ha prodotto enormi discriminazioni, colpendo una moltitudine di lavoratori marsicani che si sono trovati in una grave situazione di incertezza economica perdendo i requisiti per maturare il diritto alla pensione. Dall’entrata in vigore della legge ad oggi siamo stati spettatori di un vero e proprio stillicidio di cifre sul numero dei penalizzati da sofferenza e patema d’animo, da un costante senso di allarme sociale, procurato dalla sfiancante attesa dell’emanazione di provvedimenti. Padri e madri di famiglia che oggi si trovano in gravi difficoltà economiche e che vanno assolutamente aiutati, con un programma che favorisca il reinserimento nel mondo del lavoro di ultra cinquantenni disoccupati, attraverso un sistema di riqualificazione professionale”.
Una crisi lavoro che certamente parte dal decadimento del nucleo industriale: “Lasciarlo in questo stato vuol dire annientare il futuro dello sviluppo; chi può, scappa, mentre quelli che rimangono vivono in terribili condizioni, lavoratori usurati da anni di false aspettative tendenti solo a strumentalizzarli, persone che ormai cercano di sopravvivere, nell’incredulità di vedersi violati anche i diritti primari”.
Una situazione grave e complessa, difficile da affrontare anche per la moltitudine di fattori in ballo: “Occorre prima di tutto arginare le situazioni di emergenza, in testa quella delle famiglie in gravi difficoltà economiche, dei genitori che vivono nell’incubo di non poter sostenere i bisogni primari dei loro figli. Agevolare il collocamento in un posto di lavoro di queste persone e il supporto alle stesse, tramite servizi primari forniti gratuitamente, è il primo passo per reinserire tutti nel tessuto economico e sociale cittadino. Poi bisognerà lavorare per ricreare un sistema economico solido, che possa autosostenersi ed essere la base per lo sviluppo futuro; per la “ripopolazione” del centro industriale si dovrà puntare anche e soprattutto sulla media imprenditoria, costatata la difficoltà di attrare grandi realtà imprenditoriali diverse da quelle già presenti. Contatto costante con le realtà presenti sul territorio e creazione di una struttura che lavori costantemente per la ricerca di nuove realtà che possano investire sul territorio, creando le condizioni per essere attrattivi verso di esse. Non ultimo, occorre lavorare per agevolare le attività commerciali del centro e delle periferie (detassazione, abbattimento costi occupazione suolo pubblico e insegne, decongestionare il traffico del centro e facilitare accesso e parcheggio a costi ragionevoli)”. Fattore importante sarà favorire e supportare le idee di chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro e vuole mettere in gioco la propria creatività e imprenditorialità: “l’accesso ai finanziamenti europei passa attraverso percorsi burocratici ben precisi e a volte complessi; il comune deve avere al suo interno una struttura che si occupi, in maniera gratuita, di raccogliere le idee, trasformale in progetti strutturati e sottoporli ai chi di dovere per l’accesso ai finanziamenti”
Conclude Alessandra Baldassare “il nostro programma è fortemente orientato verso l’attenzione alle difficoltà economiche dei singoli e la rivitalizzazione dell’economia, creando un contesto economico solido e attrattivo. Per Leonardo Casciere e per tutte le liste che lo supportano, il lavoro è una questione primaria e imprescindibile, alla base di una società che possa garantire a tutti le corrette e dignitose condizioni economiche e di vita.”