Il centro espositivo dell’Ecomuseo è pensato affinché nella stessa collocazione convivano: un museo territoriale, divulgativo degli aspetti naturalistici e storico-antropologici peculiari del luogo, e un Centro Visita della Riserva, in grado di essere di ausilio ai visitatori, sensibilizzando in particolare i più giovani ad un uso appropriato delle risorse ambientali.
Il percorso museale, nei diversi apparati espositivi, è progettato con una logica tanto ostensiva quanto didattico–interattiva, caratterizzata dal maggiore coinvolgimento possibile del visitatore, che da semplice osservatore deve potersi trasformare in soggetto attivo, in grado di interagire con le tematiche trattate.
Nella logica espositiva dell’Ecomuseo, infatti, il visitatore non solo è introdotto alla conoscenza del territorio di Morino, della Valle Roveto e della Riserva stessa attraverso le sue componenti (flora, fauna, paesaggio, tradizioni, storia, cultura ecc.) ma coglie anche spunti di riflessione sul futuro del pianeta, aggiungendo un tassello alla crescita di una mentalità più “ecologica”. In ogni sala è presente un settore dedicato alla “favola narrata”, una sorta di percorso parallelo raccontato sulla traccia delle tematiche affrontate in generale, ma a misura di bambino.
Particolarmente adatto ed attrezzato per le visite di scolaresche e bambini il museo diventa tappa obbligatoria per le visite “percorso” organizzate dall’ente gestore della riserva, uno di questi prevede un percorso ad anello attraversa parte del territorio della Riserva a minor altitudine, fino a raggiungere la cascata, con ritorno al punto di partenza. Il sentiero Natura inizia in prossimità del parcheggio.
Dal limite del bosco parte una strada sterrata ben tracciata, da poter percorrere agevolmente, malgrado la lieve salita, grazie all’ombra delle chiome degli alberi che la costeggiano. Dopo 200 metri si giunge al piazzale dello “Schioppo” dove è possibile sostare utilizzando l’omonimo rifugio; riprendendo il percorso, che segue il letto del ruscello, si giunge in breve proprio sotto la cascata, da dove è possibile osservarla in tutta la sua maestosità e ascoltare lo scroscio dell’acqua. Riprendendo il sentiero e costeggiando alberi secolari, si giunge presso un laghetto di splendide acque trasparenti, generato da un piccolo sbarramento realizzato nell’ambito dell’impianto di sfruttamento idroelettrico. Proseguendo, si ritorna al punto di partenza.