LA POSIZIONE GEOGRAFICA

( Testi a cura del Prof. Giuseppe Grossi )

Il Comune di Collelongo è situato all’interno della Vallelonga (la medievale Valle Transaquana), una valle allungata in direzione SE/NW, nella Marsica sud-orientale, che nella parte bassa (750 m slm) lambisce la piana del Fucino mentre nella parte alta (1100 m slm) si spinge dentro il Parco Nazionale d’Abruzzo con il territorio di Villavallelonga. L’abitato del Comune è posto ai piedi del Monte Malpasso, nella parte centrale della Vallelonga a quota 900 metri sul livello marino. Nel Comune risiedono stabilmente circa 1600 abitanti, mentre nel periodo estivo la popolazione raggiunge i circa 2400 abitanti grazie all’apporto numerico dei turisti.

Il territorio comunale si estende per oltre 5000 ettari a cavallo della Vallelonga, comprendendo al suo interno diverse situazioni ambientali: dall’ampia Conca di Amplero situata a nord-est della valle, ai boschi della catena della Serralunga posti a sud-ovest. Le altimetrie territoriali spaziano dai 750 m slm di Volubre agli oltre 1700 dei Tre Confini e di Vado della Fonte. In tale situazione si inseriscono a nord-est i monti Annamunna (1233 m.) e Punta Ara dei Merli (1597 m.), mentre a sud-ovest il Monte Malpasso e la già citata Serralunga con le cime di Colle Colubrica (“Civita rosa”; 1700 m) e Vado della Fonte. Il fondovalle, occupato in gran parte da coltivi, è attraversato dal torrente Fossato di Rosa (il medievale Rivus Carnellus), asciutto per gran parte dell’anno ma caratterizzato da grosse ed improvvise piene in occasione di abbondanti piogge, alimentato dalle piccole valli trasversali (Valle dei Cerri e Valle Canale).

Caratteristiche floristiche e vegetazionali
(a cura di S.M. Belmaggio)

La flora del Comprensorio Comunale è costituita da oltre 1300 unità spontanee nel territorio. Dagli 850 m slm ai 1300 formazioni miste costituite da specie di quercia (Guercus Cerris e Guercus pubescens) unite a Carpino nero, Orniello, Carpino orientale ed altre entità minori quali l’Acero campestre, l’Acero minore, l’Acero riccio, l’Acero opalo, l’Acero di montagna, il Tiglio, il Sorbo (aria, aucuparia e torminalis). Aceri, Frassini, Carpini, Tiglio, occupano tutte e due i versanti della Vallelonga (M. annamunna, M. Ara dei Merli, Colle dei Cerri, M. Malpasso e l’interno della Valle Canale). A queste si accompagnano poi numerose specie arbustive tra le quali predominano la Vitalba, Corniolo, Sanquinello, Nocciolo.

Un piccolo cenno a parte merita il Tasso (Taxus baccata), cupo albero o arbusto di cui è nota la pericolosità dei semi e del fogliame (velenosi) e la longevità. E’ presente a volte in maniera massiccia sul versante sinistro (Serralunga) dai 1300 m slm fino ai 1500 interrompendo in maniera piacevole la, a volte, monotona continuità della fustaia di faggio; belli esemplari sono stati rinvenuti in diverse zone (Pratelle, Porrera, Quice).

Ma è il Bosco di faggio la formazione vegetale e forestale più importante e diffusa presente su tutti i versanti del comprensorio comunale. La distribuzione di questa formazione forestale, nelle varie fascie altimetriche, risente molto dell’esposizione dei versanti. Nel comprensorio, ad eccezione di una piccola fascia presente sul versante nord del Monte Annamunna, è presente solo sul versante sud-ovest, variando il suo limite inferiore tra gli 800 e 900 m slm, mentre più regolare appare il limite superiore che segna il confine tra il bosco e le formazioni prative d’alta quota; generalmente tale limite è compreso tra i 1500 e i 1750 m slm di altitudine.

Si tratta in prevalenza di formazioni prevalentemente pure, caratterizzate da un ricco sottobosco che ospita le specie più caratteristiche della faggeta quali: Asperula odorata, Dentaria penthaphjlos, Merculiaris perennis, Arum maculatum, Epilobium montanum, Geranium nodosum, L. Fragaria vesca L., Cardamine bulbifera, Gallium odoratum, ecc.Oltre i 1550 m slm, si sviluppano i pascoli montani, caratterizzati, oltre che dalla presenza nelle radure più fertili di piante quali la Genziana, da una miriade di specie poliannuali che li rendono di mille colori durante i periodi di fioritura. Questa fascia è quella in cui veri e propri terrazzi naturali permettono allo sguardo di spaziare dai monti Simbruini al massiccio del Gran Sasso.

Fauna
(a cura di S.M. Belmaggio)

La fauna, che trova il proprio habitat nel territorio di Collelongo, è ovviamente condizionalta dalla natura montuosa dell’ambiente che spazia dalle vette spoglie e sassose delle praterie d’alta quota sino alla faggeta, al bosco misto ad ai campi coltivati sulle pendici montane (cesinati) fino al fondovalle. Ogni fascia altimetrica ospita particolari specie di fauna, anche se alcune di esse, grazie alla capacità di adattamento, si possono trovare sia sulle vette che nei prati a valle. La fauna si distingue per la presenza di specie ad altissimo valore naturalistico, spesso minacciate di estinzione. Tra i mammiferi le specie più rappresentative sono l’Orso bruno marsicano, il Lupo appenninico, il Cinghiale molto diffuso, il Cervo e il Capriolo reindrodotti recentemente, la Lepre, il Tasso, la Volpe, lo Scoiattolo, la Faina, la Donnola, il Ghiro, il Riccio, e il Moscardino.

Tra gli uccelli meritano particolare attenzione i rapaci diurni e notturni come: la Poiana, l’Astore, il comune Gheppio, il Falco pellegrino, il Gufo comune, il Gufo reale reindrodotto recentemente, il Barbaggianni, l’Assiolo, la Civetta, l’Allocco. Man mano che si scende a quote più basse, ove vegetano i boschi di faggio e, ancora più giù, boschi di querce, si nota che la fauna si fà varia e abbondante. Qui si sente il forte e squillante verso del Picchio verde e il rapido tambureggiare del Picchio rosso maggiore. Altrettanto frequenti le Ghiandiaie, il Piccione selvatico, il Colombaccio; attorno alle radure non è raro imbattersi nella Tordela. Altri uccelli che si trovano frequentemente nel comprensorio comunale sono: l’Upupa, il Culbianco, il Coldirosso, il Codirosso spazzacamino, l’Arverla piccolo, l’Usignolo, la Capinera, il Fringuello, il Cardellino, il Verzellino e il Cuculo.

Tra i rettili, oltre alla Lucertola muraiola e il Ramarro, si notano serpenti quali il Cervone, il Colubro di Esculapio, il Biacco, il Colubro liscio, la Biscia dal collare, la Vipera comune (aspis).

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