Collarmele – Un disegno realizzato a matita su carta con rialzi di biacca. Il borgo che vediamo in primo piano, tra gli alberi, è quello che l’artista denomina “Colle Armelo” ossia il paese marsicano di Collarmele il cui nome, in effetti, deriva dalla forma più antica “Collis Armelis”. Il disegnatore ha ritratto Collarmele così come era a metà dell’800, per l’esattezza il 7 giugno del 1852, come si può leggere nell’iscrizione in basso a sinistra.
Oltre a vedere il vecchio borgo di Collarmele, caratterizzato e riconoscibile anche grazie alla presenza dell’antica torre medievale, tutt’ora esistente, l’artista ha rappresentato anche il Lago del Fucino. Con la biacca, dal colore bianco, ha messo in evidenza le acque del lago, sullo sfondo. Siamo nel 1852, un giovane disegnatore era giunto nei nostri territori probabilmente per compiere il celebre Grand Tour e mancava ancora un po’ prima che il lago venisse cancellato per sempre dall’opera idraulica e ingegneristica voluta da Alessandro Torlonia.