Avezzano – Il nuovo vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro, si è insediato domenica 3 ottobre. Nella cattedrale dei Marsi un’omelia toccante, da subito piena di affetto, rivolta a tutti ma principalmente ai malati, ai detenuti e ai giovani, “forza motrice” del futuro.
Con affabilità ha abbracciato quella che ora è la sua diocesi. Proviene da Andria, il “vescovo dal sorriso”, che di fronte ai fedeli e alle personalità politiche e religiose, si è espresso con calore. Il presule era accompagnato da diversi sacerdoti, una ventina, da diaconi e fedeli e da componenti della sua famiglia, giunti da Andria per il suo insediamento. Alla presenza dei sindaci della Marsica, che monsignor Massaro ha salutato, l’abbraccio ai cittadini ma anche a chi lo ha preceduto, monsignor Pietro Santoro, che risiede adesso ad Ovindoli.
“Grazie al vescovo Pietro”, ha detto monsignor Massaro nell’omelia, “anche a nome di tutta la comunità ecclesiale”. L’umiltà la prima caratteristica, quella più evidente della personalità del nuovo vescovo, espressa dai suoi gesti amorevoli, accompagnata da un sorriso sempre presente; monsignor Massaro ha detto, anche alla presenza dell’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, di essersi stupito per il coraggio dimostrato da Dio nei suoi confronti: “Non si diventa vescovi perché si è migliori degli altri, ma grazie alla infinita Misericordia di Dio”. E ancora, soprattutto rivolto ai ragazzi: “Non credete a chi sussurra che non potete farcela: tutti abbiamo orizzonti di possibilità”.
E poi, rivolto alle tante persone presenti in cattedrale: “amatemi con le mie fragilità, intessiamo relazioni leali, con sincerità ed amore”. Un discorso che ha contemplato la pandemia ed i suoi risvolti, la solitudine, Dio che è amore, un amore del quale siamo sempre bisognosi. A seguito del suo buon augurio, per un percorso insieme di trasparenza e rispetto, il vescovo ha fatto cenno alla Madonna di Pietraquaria. Un programma, quello di monsignor Massaro, che attende di essere stilato con i fedeli della diocesi dei Marsi, nessuno escluso, una diocesi per la quale, ricevendo l’anello, si è impegnato affinché cresca in modo sano e trasparente, un viaggio insieme che si concretizza soprattutto con la partecipazione, viva ed aperta, dei giovani.
Tra i presuli presenti, anche monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano – Ortona, monsignor Michele Fusco, vescovo di Sulmona – Valva, monsignor Armando Dini, già vescovo di Avezzano, monsignor Luigi Renna, vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano. Il vice sindaco di Avezzano, Domenico Di Berardino, ha rappresentato la Città e la Marsica diocesana per l’importante celebrazione, evidenziando i momenti difficili vissuti dalla comunità, anche di recente. “Guardiamo a Lei con fiducia”, ha detto rivolgendosi al giovane vescovo (appena 54anni).
Il messaggio di benevenuto è stato espresso dall’abbadessa del monastero dei Santi Cosma e Damiano di Tagliacozzo, Madre Donatella Di Marzio, mentre la lettura della nomina da parte di Papa Francesco è stata a cura del cancelliere della curia vescovile, Don Ennio Grossi. Alla cerimonia d’accoglienza c’era anche il pastore ortodosso, padre Daniel Mititelu. Un abbraccio infinito, che ha valicato appartenenze e confessioni.
Foto di copertina Donato Mele