L’Aquila – Una famiglia letteralmente sterminata: questo è quanto è avvenuto in una villetta che si trova a Tempera, paese frazione dell’Aquila. L’uomo è Carlo Vicentini di 70 anni, ex primario di urologia all’ospedale di Teramo (in pensione da pochi mesi), avrebbe sparato a sua moglie, ai loro due figli (uno era disabile) e poi si è tolto la vita. La pistola usata per la strage era regolarmente detenuta.
I corpi della famiglia Vicentini sono stati trovati oggi, nel primissimo pomeriggio, anche se, forse, la morte risalirebbe alla notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 marzo. Sul luogo gli operatori del 118, la Polizia e il Sostituto Procuratore dell’Aquila Guido Cocco che sta accertando la dinamica gli eventi.
Secondo quanto riportato da alcune testate nazionali, in base ai primi accertamenti, il tragico gesto del medico potrebbe essere stato originato delle preoccupazioni legate alle difficili condizioni di vita del figlio disabile, un uomo di 43 anni che viveva solo grazie a un respiratore.
Il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha espresso il suo sgomento per quanto avvenuto: “Sono profondamente colpito e addolorato. È un dramma incommensurabile, che strazia il cuore della comunità temperese e aquilana di angoscia, turbamento e interrogativi a cui difficilmente potrà essere data risposta. Le mie preghiere e i miei pensieri sono rivolte alle vittime di questa tragedia e ai familiari che restano a piangerle. L’amministrazione è pronta a garantire tutta l’assistenza e il sostegno possibili“.
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