Canistro. Come annunciato ieri, lo sciopero è stato revocato e questa mattina si sono rimessi a disposizione dell’azienda. Sono gli operai dello stabilimento dell’acqua Santa Croce di Canistro che questa mattina sono tornati “a lavoro”.
Dalle otto, una settantina di operai si è presentata all’azienda in tenuta da lavoro ma non è riuscita ad accedere allo stabilimento. I lavoratori hanno suonato al citofono ma nessuno ha risposto. I cancelli continuano a rimanere sbarrati.
Ieri mattina all’incontro in provincia in cui si sarebbe dovuto discutere dell’avvio della mobilità oppure del ritiro delle lettere di licenziamento, ad ogni modo, del destino degli operai dello stabilimento, l’imprenditore molisano Camillo Colella non si è presentato.
Colella prende tempo, ancora una decina di giorni. Per sapere cosa pagherà, in che modo e quando.
“Noi da oggi siamo di nuovo a disposizione dell’azienda”, conferma Maurizio Bisegna, rsu della Cgil, “ma con i cancelli chiusi non possiamo fare altro che rimanere qui fuori”.
All’interno dello stabilimento ci sono 6 milioni di bottiglie che sono state sequestrate dai dirigenti della regione. I rubinetti, invece, sono ancora sotto il sequestro penale della procura di Avezzano.
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