Marsica – Il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, quest’ultima legata in particolar modo al pendolarismo, è l’obiettivo che persegue il progetto nazionale S.P.A.C.E. – Studenti Pendolari Acquisiscono Competenze Educative nato nel settembre del 2020 ed ideato da We World Onlus, l’associazione che da oltre 50 anni lavora per garantire uguali opportunità e diritti, accesso alle risorse, alla salute, all’istruzione e al lavoro a donne, bambine e bambini.
Il progetto, che ha una durata di tre anni, è attivo in sei Regioni (Abruzzo, Liguria, Piemonte, Campania, Sardegna e Lombardia) e coinvolge diverse migliaia di giovani adolescenti che frequentano le scuole medie e superiori e che si trovano ad affrontare delicate fasi di passaggio nella loro vita e nel loro percorso scolastico.
Partner designato del progetto per la Regione Abruzzo la Cooperativa Sociale BeFree che si occupa di contrastare i fenomeni sociali della violenza, della tratta e della discriminazione di genere attraverso le attività dei Centri antiviolenza, Attività antitratta, Formazione, Progetti nazionali ed internazionali e Scuola politica. Tra i Centri Antiviolenza Be Free anche la Casa delle Donne nella Marsica, nata nel 2016 per accogliere e proteggere le vittime di violenze fisiche, psicologiche, sessuali, economiche, oggi attiva sul territorio marsicano anche con il progetto S.P.A.C.E..
“Per chi frequenta l’ultimo anno delle scuole medie offriamo guida nella scelta della futura scuola. Un Tutor li accompagnerà nel difficile passaggio dalla scuola media a quella superiore, in vista di quando inizierà anche a viaggiare per raggiungere la scuola e tornare a casa. Preparerà il terreno per facilitare questo passaggio sia per gli aspetti emotivi (costruzione di una maggiore autonomia, capacità di relazionarsi con un circuito sociale più ampio e di età ed estrazione differente) che logistici (organizzazione del viaggio, gestione dei tempi di spostamento e dei tempi personali). Il tutor seguirà poi i ragazzi fino al primo anno della scuola superiore, per aiutarli nell’ambientamento e nell’eventuale gestione di eventi critici (voti a scuola, relazioni critiche con compagni o con adulti)” scrive su Facebook la pagina del progetto.
“Pensiamo anche ai ragazzi delle scuole superiori per aiutarli nei momenti di difficoltà scolastica durante il primo biennio (anche alla luce della situazione sanitaria attuale) attraverso laboratori creativi e accompagnamento individuale e creando occasioni di socializzazione informale all’interno della scuola in un luogo autogestito dai ragazzi stessi sotto la supervisione degli educatori. Supportiamo i più grandi, verso la fine della scuola superiore, nella scelta del percorso più adatto post-diploma” continua.
“Il progetto S.P.A.C.E. si rivolge anche ai genitori. Offriamo un sostegno perché possano meglio orientare i figli nella scelta delle scuole superiori, assistenza durante i primi due anni di frequenza e nella scelta di un percorso professionale successivo. Sono previste attività di formazione di supporto nella gestione della relazione con la scuola e l’intervento di un tutor per un aiuto nell’organizzazione scolastica e per risolvere le difficoltà che potrebbero nascere. In questo caso, se necessario, è previsto anche un supporto di tipo psicologico” conclude.
Le scuole della Marsica coinvolte nel progetto nazionale sono due istituti di Avezzano, I.I.S Ettore Majorana e Galileo Galilei, e la scuola media di Carsoli.
Il progetto S.P.A.C.E. svolge anche attività educativa di strada con una educatrice e un educatore competenti che incontrano gli/le adolescenti che vivono in contesti di marginalità e di difficoltà.
Sostenere le opportunità culturali ed educative dei ragazzi e delle ragazze adolescenti è un impegno irrinunciabile, un investimento sul futuro ed un importante obiettivo da perseguire.