Prosegue, con il decreto del 30 dicembre 2020 del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero della salute, il potenziamento del processo di dematerializzazione delle prescrizioni di farmaci già avviato durante l’emergenza Covid.
La situazione di emergenza Covid ha dato particolare impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. Per assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici, sono state messe in atto, infatti, più misure per la dematerializzazione delle prescrizioni e del promemoria cartaceo.
L’Ordinanza del capo della protezione civile del 19 marzo 2020 ha introdotto modalità alternative al promemoria cartaceo per limitare gli accessi presso gli studi dei medici del SSN.
Il decreto interministeriale del 25 marzo 2020 ha previsto l’estensione della ricetta dematerializzata ai farmaci con piano terapeutico AIFA, ai medicinali distribuiti per conto del Servizio Sanitario Nazionale e ha esteso le modalità elettroniche alternative al promemoria cartaceo oltre la fase emergenziale.
Il decreto del 30 dicembre estende la dematerializzazione delle ricette mediche alla prescrizione di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale e prevede modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali, sia a regime che nel corso della fase emergenziale da Covid-19.
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