Restyling di Villa Torlonia: Avezzano ritorna ad essere la città verde

Piazza Torlonia, in primavera, cambierà la sua veste trascurata e incolta per ritornare al suo antico splendore

Avezzano – Nuova immagine per il cuore verde di Avezzano. Piazza Torlonia, in primavera, cambierà la sua veste trascurata e incolta per ritornare al suo antico splendore. Questo il progetto presentato nella sala consiliare del Comune di Avezzano alla presenza dell’assessore all’ambiente Crescenzo Presutti, del dirigente del settore arch. Massimo De Sanctis,  della dott.ssa Alessandra Mancinelli della Sovrintendenza e della dott.ssa Eliana Mancini coordinatrice del giovane gruppo volontari del servizio civile.

La presentazione del progetto  di riqualificazione di piazza Torlonia ha avuto due fasi: quella storica e quella progettuale. La prima è stata affidata alla d.ssa Eliana Mancini che, supportata dalla proiezione di stupende immagini d’epoca, offerte dall’archivio storico di Avezzano, ha rivelato  la nascita di Piazza Torlonia nel 1775,  sconosciuta ai più, e la sua evoluzione nel tempo.

Un progetto che nasce direttamente dall’ufficio dell’ambiente del Comune,  grazie all’impegno dell’arch. Massimo De Santis e dell’assessore Presutti che ha riportato nel palazzo del Comune il  settore. Il bando non è stato ancora sottoposto alla Sovrintendenza, ma la dott.ssa Alessandra Mancinelli nel suo intervento ha fatto intendere che la sinergia dei lavori porterà ad una sicura approvazione. Ha poi ricordato quanto sia importante parlare di Avezzano e della sua storia, una storia ricca di avvenimenti e testimonianze. “Il terremoto non ha cancellato, ha cambiato, ha distrutto, ha abbattuto, ma nella forza della gente la capacità della ricostruzione. Avezzano negli anni ’30 era una città giardino, bella. E’  giusto incominciare a parlare di restauro per ridarle quello splendore d’ immagine” 

Nella ristrutturazione è previsto l’intervento esclusivamente per la parte del verde, in quanto fin qui trascurato. Risulta quindi necessario riportarlo ai fasti storici  ricreando un giardino all’italiana,  caratterizzato da linee geometriche molto semplici,  rivalutandolo  con l’impianto di siepi di ligustro e  manti erbosi. Verrà poi rifatto  l’impianto di irrigazione e ripristinati i percorsi interni in ghiaia. Essendo gli alberi eccessivamente alti, per la loro posizione all’interno di un giardino pubblico, per l’ incolumità dei cittadini, verranno abbassati e attivata un’ adeguata potatura,  saranno poi  ripiantati gli alberi mancanti. E’ previsto nel progetto l’adeguamento dell’impianto di illuminazione,  l’allestimento di telecamere di video sorveglianza e il restauro della fontana centrale. Nell’intento esposto dall’assessore Presutti, viene contemplata  un’ attiva sorveglianza da parte di  personale addetto,  finalizzando la mano d’opera anche ai servizi socialmente utili, è prevista infatti l’assunzione di un 30% di persone scelte tra le categorie svantaggiate, creando una Cooperativa sociale. Sono stati realizzati ben sei  bandi singoli, per meglio gestire  la finalità dei lavori,  per una spesa totale di 350mila euro.

Tra le notizie storiche emerse nell’incontro, anche quella che attribuisce la realizzazione della fontana  di Piazza Torlonia allo scalpellino di Capistrello Enrico Santirocco, deceduto nel 1973. E’ stata ritrovata la lettera che l’artista, artigiano della pietra, ha lasciato ai suoi figli. L’assessore Presutti l’ha letta al pubblico presente, nella parte finale così diceva:

Partecipai ad un pranzo fastoso e ricordo bene: ritornai a casa con un bel malloppo di monete stanco ma un pò ebbro di vino, ma soprattutto felice e soddisfatto per aver portato a termine quel lavoro che mi aveva dato dei grattacapi e che mi aveva fatto perdere non poche ore di riposo. Quella fontana, ricordatevi figliuoli miei, è stata un’opera sudata degli anni miei giovanili  e ben farete se ivi passando un giorno mi ricorderete e lì direte: “Questa fontana l’ha fatta papà”.  E ricordate che i due attestati mi furono lasciati dall’allora Principato del Fucino in data 1 ottobre 1904, su carta bollata di 50 cent. e filigrana del medesimo anno. Non smarriteli. Anche se non saranno un blasone, varranno l’operosità dell’uomo e l’ingegno suo.”

Il Comune apporrà una targa affinché gli avezzanesi possano dare, allo scalpellino di Capistrello,  il riconoscimento per la stupenda sua arte: la fontana di Piazza Torlonia.

Foto e video a cura di Manuel Conti

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