Pronto soccorso di Tagliacozzo, ricorso al Tar contro piano sanitario regionale

Il Comitato regionale per la difesa dei Presidi Ospedalieri minori e dei punti nascita di Abruzzo ed il Comitato Civico per la difesa del Presidio Ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo hanno impugnato il nuovo Piano Sanitario Regionale dinanzi al Tar, allo scopo di salvaguardare il Presidio ospedaliero di Tagliacozzo e il relativo Pronto Soccorso H24

Tagliacozzo. Il Comitato regionale per la difesa dei Presidi Ospedalieri minori e dei punti nascita di Abruzzo ed il Comitato Civico per la difesa del Presidio Ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo, entrambi in persona del presidente avvocato Rita Tabacco con il patrocinio degli avvocati Livia Ranuzzi, Giovanni Marcangeli, Paolo Novella e Franco Novella e Rita Tabacco hanno impugnato il nuovo Piano Sanitario Regionale dinanzi al Tribunale Amministrativo della Regione Abruzzo, allo scopo di salvaguardare il Presidio ospedaliero di Tagliacozzo ed il relativo Pronto Soccorso H24, struttura predisposta a rispondere alle necessità sanitarie di numerosi Comuni della Marsica (Tagliacozzo, Carsoli, Capistrello, Magliano dei Marsi, Scurcola Marsicana, Massa D’Albe, Oricola, Sante Marie, Castellafiume, Rocca di Botte, Pereto e Cappadocia).

Il collegio difensivo ritiene infatti, che i decreti n. 55 e 79 del 2016 relativi al piano operativo deliberato dal Commissario della sanità e presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, siano fortemente lesivi degli interessi della popolazione della Marsica ed in particolare degli abitanti di Tagliacozzo.

«Nel ricorso, finalizzato a salvaguardare il Presidio Ospedaliero di Tagliacozzo sono stati evidenziati numerosi profili di illegittimità dei due decreti”, scrive l’avvocato Marcangeli, “il commissario, infatti, non si sarebbe limitato ad emettere provvedimenti di “natura temporanea volti al rientro dal disavanzo mediante operazioni di economizzazione delle spese” ma avrebbe adottato provvedimenti di competenza della Giunta Regionale.

Il Piano Sanitario Regionale, inoltre, violerebbe quanto previsto nell’ Intesa Stato-Regioni” del 2014, dal momento che la zona interessata, particolarmente montuosa, è soggetta nei lunghi mesi invernali a numerose intemperie le quali rendono la viabilità spesso molto difficoltosa se non addirittura impraticabile. I Comuni della Marsica sopra indicati, tra l’altro, sono molto frequentati da parte dei turisti, i quali contribuiscono notevolmente ad aumentare il numero di abitanti sia nel periodo estivo che invernale, con evidente ripercussione sulla richiesta sanitaria con prestazioni anche urgenti».

«Il Piano Sanitario impugnato, invece, non soltanto non contiene alcuna adeguata motivazione che possa giustificare una dismissione nel Presidio di Tagliacozzo del servizio di Pronto Soccorso, ma si pone in contraddizione con una decisione già espressa dalla Regione in merito alla necessità ed all’opportunità di mantenere il pronto Soccorso in una struttura già esistente e centrale per molti altri comuni, perfettamente operante e con alto numero di accessi, quale quella di Tagliacozzo», conclude, «tra l’altro negli ultimi due anni gli interventi del pronto soccorso di Tagliacozzo sono aumentati sensibilmente mentre non sono stati rari drammatici viaggi della speranza. Il ricorso è stato notificato anche alla Asl L’Aquila- Avezzano-Sulmona ed al Comune di Tagliacozzo quali controinteressati».

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