Avezzano – Il Tribunale di Avezzano con due sentenze gemelle ha accolto le opposizioni promosse dagli dagli avvocati Roberto e Cesidio Di Salvatore del Foro di Avezzano per persone fisiche avente veste di consumatori contro la cessionaria SPV Siena NPL s.r.l. per presunte cessioni di crediti fatte dalla MPS per oltre 30.000,00 euro in entrambi i giudizi.
Il Tribunale di Avezzano, nella persona del Giudice Unico dott. Massimo Valenza, in accoglimento delle domande proposte dagli avvocati Di Salvatore, a mezzo di motivazione profonda ed articolata in ossequio ai principi espressi dalla Suprema Corte di Cassazione in materia, ha dichiarato la carenza della legittimazione ad agire e della titolarità dei crediti pretesi da parte della cessionaria SPV, per non aver provato con congrua e idonea documentazione le cessioni in questione, limitandosi a produrre solo la pubblicazione in G.U,. senza la necessaria chiara indicazione dei crediti ceduti, nonché dichiarazioni unilaterali provenienti dalla cedente MPS di nessuna rilevanza probatoria, come sostenuto ed eccepito dagli avv.ti Di Salvatore.
Tantomeno, ha sentenziato ancora il Tribunale, la cessionaria SPV Siena NPL s.r.l. ha comprovato l’iscrizione delle cessioni nel Registro delle Imprese e l’invio dell’informativa ai debitori ceduti, sottolineando che tali obblighi pubblicitari, unitamente alla pubblicazione in G.U., sono prescritti cumulativamente dall’art. 58 Tub e dalla Delibera CICR n.117/2011 in attuazione dell’art.125 septies Tub, laddove è appunto stabilito che i debitori ceduti avente la veste di consumatori, come nella specie, devono essere informati della cessione del credito a mezzo di comunicazione individuale, a pena di inefficacia della cessione nei loro confronti.
Per questi motivi il Tribunale, assorbita e disattesa ogni ulteriore domanda e eccezione, ha ritenuto la carenza sia della legittimazione ad agire (questione processuale rilevabile in ogni stato e grado del giudizio anche d’ufficio) che della titolarità dei crediti (questione di merito da provare nel corso del giudizio) e per l’effetto ha revocato i decreti ingiuntivi e condannato l’opposta cessionaria SPV Siena NPL s.r.l. alla refusione delle spese di lite in favore delle persone fisiche opponenti per circa euro 10.000,00 per ognuno dei giudizi, oltre accessori di legge.
“Le sentenze gemelle in ommento si inseriscono nel solco di quell’orientamento giurisprudenziale di legittimità, richiamato degli atti di opposizione e a cui ha aderito in modo scrupoloso l’attento estensore dott. Massimo Valenza, che tutela i diritti dei consumatori persone fisiche avverso il dilagante fenomeno del recupero di crediti ceduti in blocco e spesso anche cartolarizzati, in spregio delle norme vigenti” chiosano gli avvocati Roberto e Cesidio Di Salvatore “nell’ambito delle quali è auspicabile l’intervento del legislatore per fare chiarezza ed impedire le palesi speculazioni messe in atto sovente da fantomatiche società di recupero crediti”.