Capistrello. Prosegue il successo del Warm Up Tour 2018 di Piero Pelù, il tour estivo da solista che l’artista fiorentino porterà in giro sui palchi italiani, partito da Caloforte e che ieri sera ha raggiunto le strade del paese marsicano in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono.
Insieme alla sua band “I Bandidos”, composta da Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e Ciccio Licausi al basso, “il ragazzaccio” ha infiammato l’animo delle migliaia di persone e fan accorsi anche da oltre regione, ripercorrendo tappe importanti della sua carriera, sia da solista, ma soprattutto quale cofondatore dei Litfiba. Classe 1962, il rocker imbraccia una Eko Eldorado all’età di 8 anni e da quel momento non ha mai più abbandonato il mondo della musica e del rock. Raggiunge il successo negli anni ’90 con i Litfiba, scalando le classifiche con El Diablo, Terremoto, Spirito e Mondi Sommersi, i quattro album ispirati agli elementi naturali. Ma l’idillio termina quando Pelù decide di abbandonare la band e avviarsi per una carriera da solista che gli consacrerà ulteriori soddisfazioni musicali.
Nelle due ore di puro rock, non potevano mancare successi come “Bene bene, male male” o “Io Ci sarò”, ma le ugole della folla hanno vibrato, tra l’altro, sulle note di “Regina di cuori” e “El diablo”. Frontman incredibile, Pelù ha tenuto in pugno il suo pubblico, tra corse e salti da un lato dell’altro del palco e battute sul tempo meteorologico che gli ha concesso di esibirsi. Grande l’attesa per i fan che dal pomeriggio di ieri si sono riversati sotto il palco per godere al meglio dello spettacolo organizzato dall’Elite Agency Grooup e Ferrini eventi, e perché no, magari scambiare due chiacchiere con il proprio idolo. E il Pirata non poteva far altro che accontentare la sua tribù durante il soundcheck.
Ma è “Toro loco”, cantata a gran voce dalla folla, che ha messo un punto, e virgola, ad uno spettacolo ricco di emozioni e che conferma, ancora una volta, lo spirito rocker e alternativo di un’artista a 360 gradi quale è quello di Piero Pelù.