Luco dei Marsi – Oggi è un Giorno della Memoria dal sapore diverso soprattutto per noi marsicani, che non solo stiamo vivendo il difficile e drammatico momento della pandemia di Covid-19, ma che da domenica viviamo nell’angoscia, nell’ansia e anche nella speranza per la sorte dei nostri 4 escursionisti dispersi sul Monte Velino.
La sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, in questa giornata così densa di significato ha voluto rivolgere un pensiero anche a loro, oltre a ricordare l’importanza di quanto accaduto e soprattutto del ricordarlo sempre, ogni giorno.
Riportiamo le parole della sindaca De Rosa: “É un Giorno della Memoria che ci coglie nello straniamento e nello strazio, per il dramma di una pandemia di caratteri immani e per il dramma che, all’ombra del Velino, ci vede tutti col fiato sospeso e i cuori stretti nel silenzio e nella speranza tenace. É un Giorno della Memoria che, se possibile, assume ancor più tutte le sue cupe tinte. In questo giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa varcavano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz per trovarsi di fronte all’inferno, alla negazione della stessa Umanità.
La Shoah, per la sua micidiale combinazione di delirio razzista, volontà di sterminio, pianificazione burocratica, efficienza criminale, segna “un prima e un dopo” nella storia dell’umanità, ed è per questo che dobbiamo far sì che ogni giorno sia per noi “Il Giorno”, far sì che nella nostra quotidianità scegliamo, passo dopo passo, di restare umani.
Di ricordare che l’Umanità è una conquista, mai definitiva, da difendere, a partire dalle proprie scelte personali, piccole o grandi, ogni giorno. Che ci impegniamo ogni giorno a creare un mondo dove ciò che è stato non accada mai più, e questo impegno è quanto mai essenziale, di fronte agli odi e alle intolleranze che rimontano. Dove sono le difficoltà spesso nascono le divisioni, ma al di là di ogni differenza, e nel rispetto di essa, la consapevolezza del nostro essere accomunati dalla dignità di esseri umani deve essere per noi il faro che guida i nostri passi. La barbarie che annientò milioni di persone, ebrei, appartenenti a minoranze etniche, disabili, omosessuali o persone accusate di essere oppositori politici, è, e sarà per sempre, la macchia indelebile, la pagina infamante della nostra storia. Non è una storia lontana da noi, di un altro pianeta, anzi: ricordiamolo, le idee malsane professate da un uomo mediocre e perverso avevano fatto breccia nel cuore dell’Europa, trasformando tanti padri e madri di famiglia in spettatori indifferenti e infine complici dell’orrore.
Oggi certe teorie, certe aberrazioni, si diffondono attraverso altri mezzi, e anche a gran velocità. Spaventiamoci di noi stessi, quando non siamo capaci di sentire l’altro come parte della nostra stessa umanità, quando siamo incapaci di provare orrore per la violenza e la disumanità che colpiscono altri esseri umani, a qualunque etnia o Paese o credo, religioso o politico, essi appartengano, quando non siamo capaci di riconoscere l’ingiustizia e di opporci ad essa, soprattutto quando colpisce i diritti fondamentali di ognuno. Non a caso abbiamo scelto, per ricordare e onorare la Memoria, la frase di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Nella foto, un passaggio della Giornata della Memoria di un anno fa, con l’onorevole Giancarlo Cantelmi, ragazzi e insegnanti del nostro Istituto Comprensivo, l’ANPI Marsica, le Associazioni e tanti cittadini”.
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