L’ospedaletto di San Rocco dell’Universitas Celani

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Edificio storico del Cinquecento sorto per alleviare le sofferenze dei deboli e dei bisognosi

In passato, a Celano, nella località denominata Lefraini, oggi Piazza Aia, sorgeva l’ Ospedaletto di San Rocco.
L’iniziativa di edificare nel 1543 il piccolo ospedale si deve ad Alfonso Piccolomini Conte di Celano, poi ratificata dal figlio Innico nel 1566 con il suo primo testamento. Innico continuò l’operato del padre, così come fece dopo sua figlia Costanza.

L’ospedale cinquecentesco si caratterizzava per l’assistenza da prestare ai vecchi , ai poveri, ai bisognosi, ai pellegrini di passaggio e all’occorrenza per la cura degli ammalati.

Nel corso del XX secolo l’edificio ha subito molti danni e trasformazioni, che nella facciata hanno portato alla perdita di due preziosi dipinti, posti sopra l’ingresso, che raffiguravano San Sebastiano e San Fabiano. Negli ultimi decenni, vi hanno abitato alcune famiglie di artigiani con relativi negozi e botteghe.

Nel 1960 l’Ente Comunale di Assistenza di Celano, proprietario dell’immobile, lo ha riparato ricavandone un appartamento e un piccolo negozio tenuti in affitto. Nel 1997, dopo la soppressione dell’Ente, il sindaco di allora Ferdinando Barigazzi lo ha restaurato di nuovo, con i fondi regionali, per costruire il Centro Diurno Anziani di Celano.

Associazione Anziani Città di Celano

L’associazione Anziani Città di Celano si è costituita il 6 ottobre 1997 per iniziativa di nove soci fondatori nelle persone di Cesare Amendola, Giancarlo Cantelmi, Francesco Carusi, Noè Cavasinni, Marcello Ferrone, Giulio Filippetti, Vittoriano Palumbo, Sandro Pietrograzia, Aristide Ranalletta. Il prof. Francesco Carusi è stato il primo presidente, l’avvocato Giancarlo Cantelmi è stato presidente onorario.

Il sindaco Ferdinando Barigazzi è stato il primo socio onorario del sodalizio e così tutti i Sindaci suoi successori, come stabilito nello statuto.

Il sindaco dott. Ferdinando Barigazzi dotò l’Associazione Anziani di una sede nei locali dell’ ex Ospedaletto di San Rocco.

Il 6 agosto 2012, per iniziativa della Confraternita di Maria Santissima del Giubileo, è stata scoperta una targa con incisa la poesia ‘Ere Quatrane’ di Ercole Di Renzo, avvocato e scrittore celanese. La poesia, scritta agli inizi degli anni Sessanta, racconta i ricordi dell’adolescenza trascorsa in questo quartiere che lo ha visto nascere, crescere e giocare davanti agli scalini della chiesa di San Rocco.

Il presepe del Centro Anziani

Nell’autunno del 2013, esattamente dieci anni fa, due soci dell’Associazione Anziani, i coniugi Claudio Bielli e Alfa Colaprete, e altri membri del sodalizio, allestirono un presepe popolare in un locale dell’edificio.

Nel presepe popolare esposto nella sede dell’Associazione Anziani, la Natività viene liberamente ambientata dagli autori costruttori nel luogo in cui vivono.

Esso si compone di due parti, quella sostanziale che rappresenta il Mistero, costituito dalle Figure Sacre e quella complementare, il Divisorio, che comprende scene di vita popolare della prima metà del secolo scorso: il mercato, le botteghe, l’osteria, i giochi di piazza.
Tra i personaggi del presepe sono raffigurati anche alcuni soci.

  • Raffaele Colapietra, L’Ospedaletto di San Rocco, Casalmartino di Ovindoli (AQ), 1997.
  • Angelo Ianni, L’Aia di Celano Viaggio fra Storia, Arte, Fede e Tradizioni, Avezzano (AQ), 2016.

Questo articolo è stato realizzato per gentile richiesta del Centro Anziani per valorizzare il presepe artigianale realizzato dai soci nel 2013.

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