Avezzano– Uno dei personaggi televisivi più in voga del momento è sicuramente l’attore Lino Guanciale, nato ad Avezzano il 21 maggio del 1979, che è tra i protagonisti di alcune delle più importanti fiction targate Rai, come ‘L’Allieva‘, ‘Non dirlo al mio capo‘ e ‘La porta rossa‘.
Il marsicano, in attesa di riprendere il suo lavoro sul set, ha concesso un’intervista a ‘Why_Not_?‘, raccontando degli interessanti dettagli relativi al suo passato, ma anche inerenti al suo presente: “Da piccolo ero un bambino molto timido e piuttosto isolato. Ho praticato il rugby perché volevo mettermi alla prova in un’arena in cui il contatto fisico fosse imprescindibile, per cercare di forzare quella barriera che sentivo tra me e gli altri. All’inizio prendevo un sacco di schiaffi, ma alla fine parlavamo di come crescere noi stessi. A 19/20 anni mi ricordo che ero straziato dalle prospettive future, c’era anche l’ipotesi di fare medicina, in alternativa al rugbista e all’attore; non mi tornavano mai i conti. Ho pensato, però, che fosse il momento giusto per provare”.
“Per me arrivare in una grande città è stato uno shock, anche oggi continuo a vivere Roma come se fossi un outsider. – aggiunge Guanciale – In realtà è una condizione che ti aiuta a capire anche delle emergenze meglio di altre. Nella mia giornata lavorativa abituale la mattina, di solito, sto tornando dalla serata precedente, in cui ho fatto una replica; alle 6.30 devo essere sul set a Roma, dopo aver dormito in macchina. Alle 8:30 si comincia a girare, per poi finire intorno alle 16.00 e, in quel momento, risalgo in macchina per recarmi in un’altra città, per fare un nuovo spettacolo la sera”.