“Libellula” una poesia di Maria Assunta Oddi sull’insostenibile leggerezza dell’essere

La scrittrice Maria Assunta Oddi in questa poesia mostra come la natura sia il più grande direttore d’orchestra  capace di accordare i cuori, ispirare bellezza, sensibilizzare al valore delle piccole cose: “Niente è assoluto. Tutto cambia, tutto si muove, tutto gira ,tutto vola e va via” (Frida Kahlo).

Libellula.

E’ fiorita all’improvviso dal fondo dello stagno

Con le sue ali blu su una sponda di pietra.

Essenza mutevole di un volo in libertà si

Confonde nella danza con il fiordaliso del campo.

Che meraviglia!

Ora il vento solleva fra giochi di variopinta luce

Il suo corpo di larva sul girasole impazzito dell’aria.

Al di là dell’insidiosa ortica sale piano sulla collina

Cantilenante in una nenia andalusa il suo andare

Per morire di gioia in profondità a noi nascoste.

Resta del suo vagare memoria di impalpabile

Navicella sui miei occhi assorti dove annega

nel riflesso abbacinante e purissimo

l’effimera bellezza della vita in un rapido lampo

per salpare dall’alta scogliera della sera nell’ombra.

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