Cento e cinquantatré anni fa, il 15 ottobre 1872, Vittorio Emanuele II firmava nella reggia di Napoli il Decreto che sanciva la nascita delle prime quindici compagnie montanare del Regio Esercito, destinate a difendere le vallate sui confini settentrionali dell’Italia.
Da allora le Truppe Alpine non hanno mai cessato di essere parte fondamentale dell’Esercito della Repubblica, godendo della stima unanime e della solida considerazione di tutte le realtà militari internazionali. In loro si riconosce un’assoluta eccellenza di specialità, mentre in Patria sono amate e rispettate, simbolo di abnegazione, coraggio, solidarietà e spirito di servizio.
Oggi sono oltre diecimila le donne e gli uomini delle Brigate alpine “Taurinense” e “Julia”, del Centro addestramento di Aosta e del 4° Reggimento Alpini paracadutisti. Indossano con immutato orgoglio il cappello con la penna nera e continuano ad addestrarsi con metodo e rigore, applicando criteri tradizionali e innovativi, portando avanti con professionalità i compiti loro assegnati.
Perpetuano così una tradizione storica e militare basata su disciplina solida ma non formale e su abitudine alla fatica condivisa, consapevoli che i risultati si ottengono solo in sinergia.
Tutti questi soldati della Repubblica sanno di poter contare sulla fraterna vicinanza e sul concreto sostegno dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), la cui essenza si fonda sulla comune esperienza di centinaia di migliaia di persone che, in gioventù, hanno vissuto le stesse fatiche e gli stessi valori.
Da quella storia i soci dell’Ana hanno tratto i principi di solidarietà, servizio e fratellanza, che da 106 anni ne fanno protagonisti di un universo di interventi concreti a favore della comunità e dei fratelli meno fortunati.
Ana e Truppe Alpine condividono da anni una stretta interazione, sia nei momenti commemorativi e storici, sia nelle grandi esercitazioni di protezione civile, incarnando il concetto di “due facce della stessa medaglia”, caro ad entrambe le realtà.
Da questa comunanza è nata anche la tradizione per cui, ogni anno, sono i “vèci” dell’Ana a porre il cappello alpino sulle teste delle giovani e dei giovani volontari al termine del modulo addestrativo di base delle Truppe Alpine di Aosta.
Buon compleanno, allora, al Corpo degli Alpini, da parte dei vostri “vèci” e della vostra — e nostra — Associazione!












